CUNEO - Braccia restituite all'agricoltura: sempre più ragazzi cuneesi scelgono di lavorare in campagna

La Coldiretti certifica il record di giovani contadini nella Granda: il 21,8% delle imprese under 35 è nel settore primario. E l'Italia guida la classifica europea

08/06/2019 16:44

In trattore per l’ultimo giorno di scuola. I ragazzi delle classi quinte dell’Istituto Agrario Giolitti-Bellisario di Mondovì celebrano così la fine dell’anno scolastico e di un percorso di studi che li ha avvicinati al mondo agricolo. Il cortile dell’Istituto scolastico è animato da un corteo di trattori tirati a lucido per l’occasione, tra bandiere Coldiretti e diplomandi con sorrisi stampati sul volto e sogni in tasca pronti a spiccare il volo. I sogni che migliaia di giovani rincorrono nelle nostre campagne.

In Provincia di Cuneo il 21,8% delle imprese giovanili opera in agricoltura, secondo i dati della Camera di Commercio aggiornati a fine 2018, in costante crescita dal 2015, quando i giovani agricoltori rappresentavano il 15,5% dell’imprenditoria giovanile cuneese. La Granda riflette la situazione nazionale, che vede l’Italia primeggiare in Europa per numero di giovani in agricoltura con gli under 35 alla guida di 57.621 imprese nel 2018.

Si tratta di una presenza record per l’ultimo quinquennio che ha rivoluzionato il lavoro in campagna, dove il 70% delle imprese giovani opera in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche alle attività ricreative, dall’agricoltura sociale all’agribenessere, dalla cura di parchi, giardini e strade alla produzione di energie rinnovabili.

“I giovani sono portatori di idee, nuove progettualità e prospettive di crescita che possono giovare all’intera economia della Granda - dichiara Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo -. Perciò è fondamentale sostenere il sogno imprenditoriale delle nuove generazioni che vogliono investire il proprio futuro nelle campagne. In vista del PSR regionale 2021-2027, occorrerà lavorare a nuovi bandi riguardanti gli investimenti e l’insediamento di futuri imprenditori agricoli e contrastare gli ostacoli burocratici che troppo spesso impediscono o rallentano la crescita delle aziende agricole”.

c.s.

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