BUSCA - Busca, al via il progetto per un nuovo polo scolastico

Approvata la variante al Piano regolatore: destinata a 'Servizi pubblici legati in particolar modo all’istruzione' l’area oggi occupata dal consorzio agrario

12/04/2018 15:12

“Servizi pubblici legati in particolar modo all’istruzione”: è questa la nuova destinazione dell’area di circa 5 mila metri quadrati attualmente occupata dal consorzio agrario, in corso Giolitti, in precedenza indicata come residenziale, approvata all'unanimità dal Consiglio comunale di Busca nella seduta di ieri, mercoledì 11 aprile.
 
Con questo atto formale si dà il via ad un altro grande progetto per il futuro della città, destinato a dare non soltanto un nuovo assetto urbano al centro, riqualificando anche dal punto di vista ambientale un isolato in pieno centro cittadino formato in parte da magazzini che presentano coperture in amianto, ma anche a fornire alle future generazioni buschesi un “luogo dell’istruzione e della cultura” moderno, sicuro, ecosostenibile, tecnologico e bello.
 
La nostra idea - afferma il sindaco, Marco Gallo - maturata tempo fa, è unire nella stessa area in corso Giolitti le scuole primarie e medie, in una nuova struttura diffusa, concepita con i più aggiornati criteri urbanistici e dell'edilizia legata alla didattica. Pensiamo, infatti, che il principale compito di un Comune  nell'ambito del basilare settore dell'istruzione sia offrire agli studenti e agli insegnanti un posto sicuro ed accogliente dove lavorare. Abbiamo intenzione, perciò, di dare vita ad un nuovo polo scolastico che si troverebbe, inoltre, nei pressi anche delle scuole dell’infanzia e del micronido comunale, con tutti i vantaggi che ne deriverebbero per le famiglie e in fatto di gestione generale dei servizi scolastici, a cominciare dalle mense e dai trasporti, ma anche in fatto di risparmio energetico e ottimizzazione delle risorse, comprese quelle più tecnologiche. L’elaborazione del proposito, che evidenzia una visione complessiva dello sviluppo armonico della città, era nata in seguito all’avvio degli accertamenti di staticità degli attuali edifici che ospitano le due scuole dell’obbligo: pur rientrando perfettamente nei paramenti, essi non sono antisismici. Perciò, l’ufficio tecnico comunale era stato immediatamente incaricato di partecipare ai bandi statali in materia. Il progetto ha ora avuto un’accelerazione anche in seguito alla notizia della concessione dei tre milioni e mezzo di euro assegnati per interventi di adeguamento alla normativa antisismica delle scuole, nell’ambito di #ItaliaSicura. In merito, abbiamo già avviato contatti con la Regione e con il ministero per verificare se effettivamente, come appare chiaro, i finanziamenti possano riguardare anche le nuove costruzioni in sostituzione degli edifici esistenti per i quali risulti antieconomica la ristrutturazione. In più abbiamo deciso di partecipare al prossimo bando regionale in materiam”.
 
La scelta di destinare a servizi pubblici scolastici quest’area – aggiunge il sindaco -  è perciò sicuramente opportuna ed ottimale sotto tutti i profili. Infatti, non c’è un altro posto dove potremmo dar vita al nuovo polo scolastico. Ci sono progetti che quando prendono corpo prefigurano veramente un cambiamento epocale nella vita pratica dei cittadini. A Busca lo è stato, per esempio, nei mandati amministrativi recenti, il disegno della Casa della Salute. Questo del polo scolastico lo è per il futuro prossimo”.
 
La variante al Prgc
La variante al Piano regolatore generale comunale approvata ieri dal Consiglio comunale individua nei fabbricati e nei terreni adiacenti all’edificio che ospita le scuole medie una zona di rilevante interesse pubblico e specifica, inoltre, che le modifiche apportate implicano l’imposizione di un vincolo preordinato all’esproprio, già comunicato agli interessati con l’avviso dell’avvio del procedimento.  Con questo atto il Comune evidenzia che la posizione occupata dall’attuale Consorzio è urbanisticamente “impropria”, in quanto l’attività non è direttamente afferente alla sfera residenziale. 
 
Per un consorzio agrario – spiega ancora Gallo - appare più opportuna una differente collocazione, in un posto più congeniale alle esigenze odierne, che potrebbe risultare decisamente migliore fuori dal centro urbano. Del resto, si è  a conoscenza da tempo delle intenzioni di trasferimento da parte della stessa proprietà, che è in capo alla società  Consorzio agrario delle provincie del nord ovest“.

c.s.

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