CUNEO - Cambiamenti climatici, dalla Regione 12 milioni per la "resilienza" dei territori fluviali

L’assessore Matteo Marnati: "Abbiamo investito risorse importanti. Con questi fondi europei affianchiamo le risorse regionali già destinate alla riqualificazione di fiumi e laghi"

03/07/2023 16:19

Al via i primi due bandi, che per la prima volta vedono impiegate risorse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale per un totale di poco meno di 12 milioni di euro, per interventi che consentano di migliorare gli habitat acquatici presenti in fiumi, torrenti, laghi ed aree umide. Molteplici gli obiettivi: superare le criticità climatiche dovute ai cambiamenti in atto, come alluvioni e piogge violente e improvvise, o situazioni opposte come quelle derivanti da una siccità severa, con la realizzazione ad esempio di infrastrutture verdi, con la piantumazione di alberi sulle sponde o sulle piane alluvionali finalizzate a trattenere le acque per favorire gli habitat naturali, ricaricare le falde e per rinforzare le difese spondali in caso di eventi meteorologici estremi.
 
"Nella nuova programmazione FESR 21-27 del Piemonte, al capitolo della transizione ecologica è stata assegnata la somma di 435 milioni; di questi, 60 milioni sono destinati ai cambiamenti climatici e nell’ambito di quest’ultimo stanziamento, 22 milioni sono dedicati a fiumi e laghi – ha esordito l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati - Abbiamo voluto investire risorse importanti per la prevenzione del territorio, per aumentarne la capacità di adattamento ai rischi climatici; con questi fondi quintuplichiamo le risorse regionali, già stanziate, destinate alla riqualificazione dei fiumi e dei laghi. Si potranno fare progetti su aree più vaste, rispetto ai bandi per la riqualificazione dei corpi idrici, che favoriranno la creazione di habitat per gli animali che vivono a contatto con i fiumi e laghi; progetti che serviranno per trattenere le acque e ricaricare la falda come risposta anche al contrasto alla siccità; limitare il più possibile  i danni derivanti dai periodi di piogge intense e violente, concentrate in poco tempo". "Questa – conclude Marnati - è una risposta concreta per l’attuazione della transizione ecologica e della resilienza del nostro territorio".
 
Nello specifico si tratta di due bandi, per un totale di circa 12 milioni di euro: uno (Misura A), con una prima dotazione di 5 milioni e 423mila euro, è destinata ad aree in cui sia attivo un Contatto di Fiume, Lago o Zona Umida; l’altro, con una prima dotazione di 6 milioni e 475mila euro (Misura B) è destinato ai territori dove non è attivo un Contratto di Fiume, Lago o Zona Umida.
 
Ai bandi, che chiuderanno il prossimo 31 dicembre, possono partecipare Città Metropolitana di Torino, le Province, i Comuni in forma semplice o associata, gli Enti Parco ed i gestori delle aree della Rete Natura 2000 e gli Enti gestori dei Parchi Nazionali, del territorio piemontese.
 
A seguito di questa misura verranno finanziati ulteriori 10 milioni di euro a partire dal 2025 per  concludere il secondo lotto della misura.
 
Tra gli interventi previsti quelli che puntano alla riqualificazione della vegetazione delle sponde e delle aree prossime ai corsi d’acqua e ai laghi anche con la realizzazione di fasce tampone o la creazione di corridoi ecologici, la riattivazione di risorgive, la ricostruzione di ambienti naturali idonei alla riproduzione delle specie acquatiche autoctone, il miglioramento delle caratteristiche morfologiche dei corsi d'acqua.
 
Gli Uffici del Settore Tutela Acque offrono un supporto informativo per le Amministrazioni interessate alla partecipazione.

c.s.

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