CUNEO - Cannabis terapeutica, i Radicali distribuiscono semi di marijuana davanti al tribunale

L’azione dimostrativa a sostegno dell’aretino Walter De Benedetto, finito a processo e assolto stamane per aver utilizzato la canapa a scopo medico

a.c. 27/04/2021 15:10

C’erano gli attivisti dei Radicali, guidati dal segretario Filippo Blengino, e i titolari di alcuni canapa shop del Cuneese a manifestare questa mattina in sostegno alla battaglia legale intrapresa dall’aretino Walter De Benedetto, affetto da una grave forma di artrite reumatoide e finito a processo per coltivazione di marijuana a scopo antidolorifico.
 
I manifestanti hanno posizionato il loro gazebo a lato del tribunale di Cuneo, nella piazza Galimberti animata dal consueto mercato del martedì. Ai passanti sono stati distribuiti in forma gratuita semi di cannabis, gadget e materiali informativi: “L’assurdità della legge - spiega Blengino - è nel fatto che il seme può essere comprato, regalato o donato, solo nel momento in cui viene messo nella terra si compie il reato di auto-coltivazione. L’attuale norma, che vieta l’auto-coltivazione ma in qualche modo consente il consumo e quindi demanda alla criminalità organizzata la produzione di cannabis, è ridicola e proibizionista”.
 
Commentando la scelta di distribuire i semi, il segretario radicale ha aggiunto: “Il nostro è un gesto provocatorio: da sempre si dice che ‘ci sono questioni più importanti’, oggi ad esempio quella relativa al Covid. Si è detto anche all’epoca del divorzio e dell’aborto. La cannabis però è legale in tanti Paesi e già negli anni del fascismo in Italia esisteva la professione del canapaio. Credo che i cittadini siano molto più avanti della politica e prima o poi la politica verrà messa con le spalle al muro: Cuneo è una città abbastanza aperta su questi temi, in particolare tra i giovani”.
 
Di qui la scelta di “presidiare” il tribunale in attesa della sentenza a carico di Di Benedetto, che non è comparso in aula a causa dei suoi problemi di salute ed è infine stato assolto dal giudice di Arezzo: “È grave il fatto che si sia arrivati in tribunale e che non sia la legge a intervenire con la depenalizzazione” osserva a questo proposito Blengino, sottolineando come “oggi si va a intasare i tribunali con moltissimi casi analoghi a quello di Walter: viste le sue sempre più gravi condizioni di salute era evidente l’uso a scopo terapeutico della cannabis. La caduta dei tabù permetterebbe a molti altri malati di conoscere i benefici della pianta”.

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