CUNEO - Centro sportivo all'ex Auchan, l'idea dei proprietari: "Fusione tra intrattenimento, sport e commercio"

Ieri sera la presentazione della proposta in commissione, ma tra i consiglieri fa discutere la richiesta di variante al PRG: parziale o strutturale? Le minoranze sulle barricate

Luigi Lancia di Nhood

Samuele Mattio 07/10/2021 13:33

È stata presentata al Comune di Cuneo ieri sera, mercoledì 6 ottobre, l’idea progettuale della società di servizi immobiliari Nhood e di MOS srl per un investimento da decine di milioni di euro nel parco commerciale ‘Grande Cuneo’ (ex Auchan). L’occasione è stata la riunione della commissione Urbanistica, convocata congiuntamente alla commissione Sport. 
 
I rappresentanti dell’azienda hanno chiesto una variante al Piano Regolatore per costruire su un’area di circa 76 mila metri quadri tra via Margarita, via Savona e via Cappa. Parte del terreno, oggi a maggese, è già edificabile (17.500 mq), mentre un’altra parte dell’area è destinata a uso agricolo: di qui le forti critiche delle opposizioni - che nei mesi scorsi avevano chiesto all’amministrazione di incontrare l’impresa per capire quali fossero le reali intenzioni. 
 
A presentare quella che al momento è solo un’idea è Luigi Lancia di Nhood: “Il nuovo progetto prevede l’inserimento di strutture sportive con l’obiettivo di creare inclusività - ha spiegato il proponente -. Un luogo per famiglie dove intrattenimento, pratica sportiva e commercio si fondono per creare un un’esperienza”. Francesco Monastero di MOS ha aggiunto: “Non siamo ‘colonizzatori’, vogliamo proporre il modello di una polisportiva aperta a tutti, con l’obiettivo di portare a Cuneo attività sportive oggi assenti e federazioni di rilievo nazionale”. 
 
"Stasera non discutiamo nulla, ma recepiamo le istanze dei proprietari” aveva anticipato in avvio l’assessore all’Urbanistica Luca Serale, ma questo non ha limitato le critiche dalle opposizioni. In particolare Beppe Lauria e Ugo Sturlese. “È evidente che la filosofia legata allo sport sia un cavallo di Troia che nasconde l’interesse a realizzare aree commerciali” ha tuonato il battitore libero della destra, che oggi, giovedì 7 ottobre, annuncia di aver inviato una lettera al presidente del Consiglio comunale Alessandro Spedale lamentando il poco spazio avuto per gli interventi (“mi è stato impedito di parlare perché in dissenso”). Lauria ha chiesto lo stralcio del punto 64 alla variante ribattezzata ‘omnibus’, perché - spiega - “comprende una moltitudine di interventi ed è ritenuta ‘strutturale’ e non ‘parziale’”
 
Dure critiche alla maggioranza anche dai banchi della sinistra. Ugo Sturlese, rappresentante di Cuneo per i Beni Comuni, ha definito l’operato della maggioranza “imbarazzante”. “È incredibile - ha affermato l’ex primario del Santa Croce -. Il Piano regolatore è come se non ci fosse. La prima volta ci era stato presentato un centro sportivo, ma stasera sono emersi anche gli interventi commerciali”. Il decano della sinistra civica ha aggiunto: “Questa cosa, così com’è stata presentata, configura un’alternativa alla cittadella dello Sport, che ha un’altra ubicazione (a San Rocco Castagnaretta, n.d.r.). La scelta urbanistica è finalizzata a modificare un intero aspetto del Piano Regolatore: non è una variante parziale, ma strutturale: va discussa in maniera adeguata”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Valter Bongiovanni della Lega, che ha parlato per evidenziare alcuni aspetti tecnici. Durante la discussione è intervenuta anche la dott.sa Monica Villotta dell’Ufficio Urbanistica per ribadire la correttezza dell’operato del personale del Comune, in dissenso con la minoranza.
 
Di tutt’altro tenore gli interventi dei consiglieri di maggioranza. “Ci lamentiamo sempre del fatto che i centri commerciali distruggono il tessuto economico cittadino e poi rifiutiamo la proposta di un’azienda che vuole ridurre la superficie commerciale per creare qualcosa di nuovo?” ha domandato il capogruppo del PD Carmelo Noto, dicendosi “contento dell’idea presentata e molto curioso di scoprire i futuri progetti dell’azienda”.
 
“Capisco quello che i proponenti vogliono fare anche se è un progetto in via di definizione e sono d’accordo a procedere con la variante per questo tipo di intervento, in quanto non è strutturale come sostenuto dalle minoranze, ma parziale” ha detto Luca Pellegrino di Centro per Cuneo. Sulla stessa lunghezza d’onda la consigliera Maria Laura Risso, del medesimo gruppo: “Prematuro esporsi in modo violento come fanno Lauria e Sturlese, la proposta è interessante. Esporsi in questo modo non è costruttivo per la nostra città”. Tiziana Revelli (Cuneo Solidale) ha infine invitato il Consiglio a “riflettere sugli aspetti positivi”.
 
Anche nella minoranza c’è chi, come Maria Luisa Martello di Cuneo Città d’Europa, appoggia l’idea: “L’iter utilizzato è condivisibile. Non mi sento di respingere una proposta soltanto perché non è nel programma del sindaco. Potrebbe essere un intervento che porta molti benefici”. Nel finale le parole dell’assessora allo Sport Cristina Clerico: “Importante la sollecitazione dell’azienda a una reale sinergia con il territorio, specie per un intervento ampio, ambizioso e affascinante che supera i limiti della nostra provincia. Per analizzare un progetto vero e proprio, e non solo la variante parziale com’è deputata a fare la Seconda commissione, ci sarà sicuramente tempo in futuro”.

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