È stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale la nuova Legge “Promozione e sostegno delle comunità energetiche rinnovabili e dell’autoconsumo collettivo di energia rinnovabile”, primo firmatario il consigliere regionale Claudio Sacchetto, presidente della Terza Commissione che fra le varie materie si occupa anche di energia.
“Il testo – commenta Sacchetto - è il risultato dell’unione di tre Proposte di Legge ed è frutto di un importante ed impegnativo lavoro di confronto fra le forze politiche e i soggetti interessati dalla norma e guarda al futuro del Piemonte attraverso la promozione e il sostegno delle Comunità Energetiche Rinnovabili e dell’autoconsumo collettivo dando alla nostra Regione una norma moderna e all’avanguardia che va a sostituire quella del 2018, ormai obsoleta, il punto di partenza che ispira questa norma è che l’energia non è soltanto un costo, ma può diventare un’opportunità”. Le Comunità Energetiche Rinnovabili (previste dalla normativa europea e nazionale) permettono a cittadini, imprese, enti locali, scuole e terzo settore di produrre, condividere e consumare energia pulita, abbassando le bollette e riducendo la dipendenza energetica dalle fonti fossili.
Con questa legge il Piemonte sceglie un modello energetico distribuito e vicino ai territori, sostenendo i comuni, soprattutto quelli montani attraverso la produzione di più energia rinnovabile e da consumare vicino ai luoghi in cui viene generata, in questi territori la creazione di CER significa contrastare lo spopolamento e creare nuove opportunità di sviluppo locale. Secondo le previsioni, si metteranno a disposizione contributi e fondi rotativi per studi di fattibilità, progettazione e installazione degli impianti, verrà istituito uno sportello regionale unico per accompagnare cittadini, enti locali e imprese nel percorso di creazione di una Comunità Energetica, prevedendo premialità specifiche per le CER con forte impatto sociale e per quelle promosse da scuole e ITS Academy.
“Crediamo fortemente in questa nuova legge, che partirà con 1.235.0000 a copertura delle varie iniziative per il biennio 2026-2027, fondi che genereranno risparmi energetici permanenti e attiveranno investimenti privati e pubblici sul territorio, inoltre questa è una legge dall’importante valore ambientale, che genera economia locale e nuova occupazione green e contribuisce agli obiettivi europei di neutralità climatica, con questa legge il Piemonte non si limita a parlare di transizione ecologica, ma la realizza, mettendo al centro le persone e i territori, le Comunità Energetiche Rinnovabili sono energia pulita, risparmio, autonomia e solidarietà, mi fa piacere che la Legge sia stata approvata all’unanimità, a testimonianza del lavoro svolto in sinergia tra le forze politiche in Terza Commissione che ho l’onore di presiedere”, conclude Sacchetto.
Nello specifico gli articoli 3 (Azioni e interventi) e 4 (Promozione e sostegno alle comunità energetiche rinnovabili e all’autoconsumo collettivo di energie rinnovabili) definiscono le azioni della Regione che sostiene gli enti locali, le associazioni territoriali e di categoria nonché le Agenzie per l’energia che operano sul territorio regionale per realizzare iniziative di comunicazione e informazione in materia di energie rinnovabili, dell’autoconsumo e della condivisione dell’energia e sulle forme di efficientamento energetico, promuove, altresì, d’intesa con gli enti locali, la formazione degli amministratori e dei dipendenti degli stessi enti, finalizzata all’acquisizione di competenze specifiche sulla gestione e la sostenibilità delle CER, stipula accordi con gli enti locali, nel rispetto della loro autonomia, per diffondere e condividere le migliori pratiche, anche attraverso il sostegno alla realizzazione di sportelli informativi e al potenziamento degli sportelli territoriali esistenti, sostiene, in particolare, la realizzazione delle CER sul territorio montano in conformità a quanto previsto dall’articolo 30 della legge regionale 5 aprile 2019, n. 14 (Disposizioni in materia di tutela, valorizzazione e sviluppo della montagna) o collocate nelle aree interne e rurali economicamente svantaggiate, inoltre la Giunta regionale e gli enti locali individuano, entro un anno dall’entrata in vigore della presente legge, i tetti degli edifici pubblici e le aree pubbliche in disponibilità dei suddetti enti da mettere a disposizione, anche di terzi, per l’installazione degli impianti a servizio delle CER.
La Regione sostiene con contributi e altri strumenti finanziari, compresi i fondi rotativi, le CER e i gruppi di auto consumatori di energia rinnovabile da costituire e lo sviluppo di quelli già costituiti, a tal fine concorre alle spese sostenute relative a studi di fattibilità per la progettazione delle CER o dei gruppi di auto consumatori di energie rinnovabili, progettazione di nuove CER o l’avvio e la realizzazione di progetti di sviluppo delle comunità energetiche già costituite e la predisposizione della documentazione contrattuale, progettazione, acquisto e installazione degli impianti di produzione di energia elettrica, di sistemi di misura e gestione intelligente dell’energia o di sistemi di stoccaggio, inoltre la Regione sostiene, altresì, gli enti locali che partecipano alla costituzione di una CER o che vi aderiscano successivamente, con particolare attenzione e incentivazione agli enti locali che vi partecipano in qualità di produttori con impianti propri, infine la Regione sostiene meccanismi di premialità per la costituzione e l’adesione alle CER nonché ai gruppi di auto consumatori di energia rinnovabile a forte valenza sociale e territoriale, per la costituzione e l’adesione alle CER promosse o partecipate da scuole superiori del sistema di istruzione terziaria professionalizzante (ITS Academy), in partenariato con gli enti locali, le imprese e gli enti del terzo settore e istituisce, presso la direzione regionale competente, un servizio di sportello apposito per fornire supporto e assistenza nelle fasi di costituzione o di adesione alle CER o ai gruppi di auto consumatori di energia rinnovabile e per l’accesso ai fondi europei e agli incentivi statali.
La Legge entrerà in vigore il 1° gennaio 2026.