Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione della consigliera regionale Giulia Marro (AVS) dopo l’audizione di Trenitalia e RFI in Commissione Trasporti.
Questa è stata la terza audizione di Trenitalia e RFI dall'inizio della legislatura in Commissione Trasporti. I vertici delle due società hanno risposto alle domande inviate precedentemente da consiglieri e consigliere e si è aperto un momento di confronto utile ad approfondire diverse criticità.
Ho portato in audizione le segnalazioni raccolte dal Co.M.I.S. – Comitato Pendolari per una Mobilità Sostenibile –, dall'Osservatorio delle Ferrovie, ma anche le difficoltà che vivo quotidianamente come pendolare. Una tra tutte: la questione dei rimborsi automatici dei biglietti, più volte citata dagli annunci a bordo treno ma nella realtà scarsamente applicabile. Attualmente, Trenitalia prevede il rimborso per ritardi compresi tra i 60 e i 119 minuti solo per i biglietti regionali di importo superiore ai 16 euro. Un'assurdità, considerando che in Piemonte solo tratte lunghissime superano quella cifra – come un viaggio di 3 ore e 24 minuti da Limone Piemonte ad Arquata Scrivia con due cambi, che costa 17,80 euro.
Mi è stato confermato che, per le tratte metropolitane e la linea FM4, il rimborso è possibile anche a partire da 4 euro, ma per i treni regionali la soglia resta a 16 euro. E per gli abbonati, il rimborso è ancora più difficile: si applica solo se la media dei ritardi supera una certa soglia, cosa praticamente impossibile da ottenere. È una presa in giro per i passeggeri.
Ampio spazio è stato dedicato anche al tema della sicurezza. Si è parlato dei nuovi agenti e dei dispositivi gestiti da FS Security: su questo presenterò un'interrogazione scritta per avere accesso agli atti e conoscere nel dettaglio i costi sostenuti. Tra le misure più discusse ci sono i tornelli e le barriere di sicurezza installati a Porta Nuova, scomodi per chi ha poco tempo e ancora non completamente funzionanti. Trenitalia ha ammesso che gli apparecchi elettronici non sono attivi in tutte le funzioni di riconoscimento del biglietto e serviranno ancora mesi per completare il sistema. Nel frattempo, alcuni agenti controllano manualmente i tornelli: personalmente mi è capitato di essere bloccata fisicamente perché stavo perdendo il treno e non avevo ancora mostrato l’abbonamento. Solo dopo aver promesso di accettare un'eventuale multa mi hanno lasciata passare. Ho segnalato l’episodio e Trenitalia ha assicurato che lo prenderà in carico per evitare controlli così rigidi in situazioni analoghe.
Infine, è stata ribadita la necessità che Trenitalia e RFI siano più reattive nel rispondere alle richieste dei territori. In particolare, RFI dovrebbe vedere con favore le proposte dei Comuni per il recupero delle stazioni abbandonate, che possono tornare a essere spazi vivi, utili per la comunità, invece di lasciarli andare in rovina. Diversi consiglieri hanno inoltre evidenziato l’incuria a bordo treno e la carenza di informazioni per i passeggeri.
Se vogliamo che la mobilità sostenibile sia una scelta consapevole e non solo obbligata, dobbiamo rendere il servizio ferroviario attraente, comodo, puntuale. Oggi, invece, chi sceglie il treno spesso lo fa con disagi: carrozze bollenti d’estate o gelide d’inverno per via dell’aria condizionata mal regolata, annunci che promettono rimborsi praticamente inaccessibili, corse cancellate senza preavviso.
Il Piemonte merita di più. Chi sceglie il treno dovrebbe sentirsi accolto e ascoltato, non penalizzato.