MOIOLA - "Ci voleva la notorietà di un imprenditore per rilanciare il progetto dell'invaso di Moiola"

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento dell'ex consigliere provinciale Paolo Chiarenza, dell'ingegnere Salvatore Selleri e del sindaco di Valdieri Guido Giordana

11/07/2022 08:36

Riceviamo e pubblichiamo.
 
Egregio Direttore,
ci voleva la notorietà di un imprenditore locale (Alberto Bertone, ad di Acqua Sant'Anna, ndr) per rilanciare, di fronte alla crisi di acqua aggravata dalla siccità, la realizzazione di un grande invaso a Moiola in valle Stura. È lo stesso imprenditore di Vinadio che di fronte alla drammatica situazione dei trasporti invoca soluzione per la variante stradale Demonte-Aisone-Vinadio. È logico che un imprenditore pensi ed agisca per i propri interessi, però la politica di governo dovrebbe essere capace di farli correlare con quelli della collettività.
 
Ma è l’immobilismo, l’indifferenza, la mancanza di progettualità di esponenti politici e amministratori che ci fa reagire; è la mancanza di supporto di taluni giornalisti che disarma, gli stessi che giudicano i pochi progetti studiati in passato per la costruzione di grandi invasi per uso plurimo delle acque vecchi e inattuali. Dopo il lampo isolato di operatività intrapreso nel 2008 per l’invaso di Serra degli Ulivi (Villanova Mondovì), di fronte all’insufficienza e ai costi per prevedere tanti piccoli invasi, sarebbe bene rispolverare dai cassetti della Regione e della Provincia di Cuneo i progetti a suo tempo studiati e approntati di Moiola in valle Stura (160 milioni di metri cubi di acqua), di Stroppo in valle Maira (40 milioni di metri cubi), di Isola sul Tanarello (30 milioni di metri cubi), di Pian Marchisa del bacino dell’Ellero (30 milioni di metri cubi ).
 
L’ultimo rilievo dal territorio riguardante il progetto diga di Moiola è desolante: “Abbiamo un ministro e una schiera di parlamentari: li vedremo solo sotto elezioni?”. Tranquilli. L’opera è stata a lungo studiata. In particolare, con la partecipazione finanziaria della Provincia, della Regione, della Camera di Commercio e di Istituti bancari, sono state effettuate indagini rilievi e studi si conclusero con un rapporto di fattibilità dell’invaso e del suo eccezionale interesse per la provincia. Era il 1973…
 
Oggi non giova prospettare quadri catastrofici, dei quali abbondano in questi giorni i mezzi di informazione, né denunciare i presunti responsabili delle attuali condizioni, e tanto meno ventilare strampalate soluzioni. Ciò che si richiede è decidere quanto è fattibile nella attuale contingenza e quanto può essere programmato ed attuato nel futuro prossimo agendo con la necessaria determinazione e chiarezza di intenti.
 
Grazie per la pubblicazione.
 
Paolo Chiarenza (ex consigliere provinciale), Salvatore Selleri (ingegnere delle acque e degli impianti idroelettrici), Guido Giordana (sindaco di Valdieri)
 

c.s.

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