“La proposta di legge sull’attività equestre rappresenta un passo avanti per valorizzare il ruolo del cavallo nella vita agricola e nelle aree interne, dove da sempre questo animale è parte integrante della cultura, del lavoro e dell’identità dei territori. Nello specifico, un’opportunità in più anche per le fattorie didattiche e le aziende agricole multifunzionali”, così Silvio Chionetti, vicedirettore vicario provinciale di Cia Cuneo, commentando l’iniziativa legislativa presentata alla Camera dagli onorevoli Marco Simiani e Stefano Vaccari, con il contributo attivo di Cia Agricoltori italiani. “La proposta - spiega Chionetti - punta a colmare un vuoto normativo che per troppo tempo ha penalizzato l’ippicoltura, riconoscendo le attività equestri come attività agricole a pieno titolo, con tutte le tutele e le agevolazioni previste per il settore primario, sia sul piano fiscale che previdenziale”. Nel dettaglio, la proposta prevede l’Iva agevolata al 10% per la vendita degli equidi, indipendentemente dalla destinazione finale, l’accesso a fondi e bandi dedicati, e l’estensione delle agevolazioni alle attività connesse come doma, addestramento, allenamento, custodia, turismo equestre e pensione dei cavalli, in un’ottica di sostenibilità e benessere animale. “Questa proposta - aggiunge Chionetti - riconosce e valorizza anche le professioni del comparto equestre, spesso trascurate ma fondamentali: maniscalchi, domatori, addestratori, guide equestri, stallieri e allenatori, introducendo percorsi formativi qualificati e certificazioni delle competenze, anche in collaborazione con università e enti accreditati”. Ampio spazio è dedicato anche al turismo equestre, alla didattica e ai progetti di ippoterapia e riabilitazione, sviluppati in collaborazione con il terzo settore e le realtà di promozione sociale. Infine, un capitolo importante riguarda la tutela delle razze autoctone e del patrimonio genetico italiano, con uno stanziamento strutturale di 25 milioni di euro l’anno a sostegno delle imprese agricole e delle aree rurali. “Questa proposta di legge – conclude Chionetti – mira a dare dignità agli operatori, creare nuove opportunità occupazionali, tutelare le tradizioni locali, garantire il benessere animale e aprire prospettive di sviluppo concrete per le nostre aziende agricole, soprattutto nelle aree più marginali del territorio cuneese e dell’intero Paese. L’auspicio è che possa trovare al più presto l’approvazione del Parlamento”.