CUNEO - Cia Cuneo: “Legge di Bilancio deludente sulle pensioni e preoccupante sulla sanità”

Le riserve espresse dal direttore provinciale Igor Varrone. E l’Associazione nazionale pensionati scrive alla viceministra Bellucci per avere un nuovo welfare e più fondi per la non autosufficienza

Igor Varrone

20/12/2023 08:23

La Legge di Bilancio del Governo è in dirittura di arrivo. Cia ne fa una severa analisi, esprimendo le proprie riserve soprattutto su pensioni e sanità. Dice Igor Varrone, direttore provinciale di Cuneo dell’organizzazione agricola: “Nei mesi passati i nostri rappresentanti hanno avuto decine di incontri parlamentari con tutti i gruppi politici, sottoponendo alla loro attenzione una piattaforma di rivendicazioni urgenti. Ma non sono stati ascoltati. Si tratta di una manovra finanziaria modesta e con poche ambizioni. Sul versante delle pensioni è deludente in quanto, ancora una volta, senza aumenti, in particolare per quanto riguarda la richiesta di portare l’assegno minimo a 800 euro al mese, poco sopra la soglia di povertà. E poi con un’indicizzazione che non recupera nemmeno l’inflazione. Il lato sanità è preoccupante, con lo spettro di una riduzione del finanziamento al Sistema Sanitario Nazionale vicino al 6,2% del Pil nel 2024: il più basso d’Europa”.
 
Nello specifico sulle pensioni cosa non va? “La manovra peggiora Opzione Donna che vede ristretti tempi, modalità di accesso e valore della pensione, così come l’Ape Sociale che cancella il riconoscimento dei lavori gravosi e usuranti, tra i quali quelli degli agricoltori. Inoltre, non si prevede nulla per le pensioni di garanzia destinate ai giovani, mentre si complicano le regole e si allungano i tempi per chi potrebbe lasciare il lavoro”.
 
Il capitolo sanità? “Il modesto incremento delle risorse copre appena l’aumento dei costi ordinari. Di conseguenza, la crisi del sistema precipita ogni giorno, mentre riforme e innovazione, oggi necessarie, escono dalla programmazione. Infine, nella Legge di Bilancio non trova applicazione la riforma della non autosufficienza perché mancano fondi e decreti attuativi”.
 
Quindi? “Di fronte a questo scenario, Cia non intende rinunciare al suo ruolo di tutelare anche i pensionati e gli anziani e ribadisce l’impegno per ottenere assegni dignitosi, sanità pubblica e universalista, servizi socio-sanitari efficienti capaci di valorizzare il ruolo di chi è più avanti negli anni all’interno della società”
 
La non autosufficienza 
 
L’Anp, l’Associazione nazionale pensionati di Cia Agricoltori Italiani è tra le 60 organizzazioni che hanno firmato il Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza, rilanciando la richiesta di provvedere urgentemente al sostegno finanziario dell’assistenza agli anziani e scrivendo alla viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, in vista dell’elaborazione dei decreti attuativi riguardanti la Legge dedicata alla materia, la 33 del 2023. 
 
Dice ancora Varrone: “Bisogna stringere i denti su una norma approvata a marzo, ma che attende un’applicazione da 25 anni e ora deve assolutamente avere i decreti attuativi per portare benefici a oltre 10 milioni di persone tra anziani non autosufficienti, caregiver famigliari e personale di assistenza professionale. Cia ha posto  l’attenzione sulla necessità di finanziamenti adeguati al momento non previsti dalla Legge di Bilancio, ma ha anche evidenziato i requisiti necessari per mettere in pratica la riforma”.
 
Cosa chiedete nei decreti attuativi? “Evitando inutili fasi di sperimentazione, serve semplificare la valutazione delle condizioni di non autosufficienza, organizzare in modo appropriato i servizi domiciliari e dotare, con coerenza, le strutture residenziali di personale competente. Infine, è necessario avviare un percorso di riconoscimento per il ruolo di caregiver famigliare e per sostenerlo nel suo impegno di cura. Senza dimenticare che la riforma dovrà, snellendo le procedure, anche rispondere ai problemi di tutti quegli anziani con disabilità pregresse”

c.s.

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