CUNEO - Cirio: ''Rt sceso sotto 1, il Piemonte sarà zona arancione nei primi giorni di dicembre''

La conferma da parte del presidente della Regione in una diretta Facebook: ''Risultato importante, ma restiamo prudenti''

Redazione 26/11/2020 17:07

La prossima settimana il Piemonte sarà “zona arancione”. Lo ha confermato il presidente della Regione Alberto Cirio, durante una diretta Facebook nel pomeriggio di oggi, giovedì 26 novembre, in cui ha fatto il punto della situazione Coronavirus nel nostro territorio: “I dati ci confermano un andamento positivo, si stanno riducendo sia il numero dei contagi che l’occupazione dei posti letto negli ospedali. Quando siamo stati messi in zona rossa l’Rt era 2,16, domani il Governo formalizzerà il dato aggiornato, che ora è inferiore a 1: si tratta del frutto del lavoro e dei sacrifici dei piemontesi”. Il presidente ha poi ribadito, come più volte fatto nelle scorse settimane, l’invito alla prudenza: “Dobbiamo essere soddisfatti, ma si tratta solo di un semplice passo che ci conduce verso la zona arancione. Il Ministro della Salute Roberto Speranza firmerà l’ordinanza, il passaggio avverrà nei primi giorni della prossima settimana. Riapriranno tutti i negozi, i mercati non alimentari, le estetiste. Un allentamento importante, ma che dobbiamo vivere con grande senso di responsabilità, non dobbiamo abbassare l’attenzione”.
 
L’ex europarlamentare albese ha poi commentato il dato sui ricoveri, che sembrano aver finalmente raggiunto una fase di stabilizzazione, spiegando le motivazioni per cui il Piemonte ospedalizza più della media nazionale: “Su 100 persone positive, in Italia ne vengono ricoverate in media 4, in Piemonte 8. Perché? Per questione anagrafiche della nostra popolazione, ci dicono i medici, ma anche per i tagli alla medicina territoriale, martoriata per anni e ridotta al lumicino, che non ci permette di avere un filtro”.
 
In vista della conferenza Stato-Regioni, infine, Cirio ha parlato anche della questione della riapertura degli impianti sciistici: “La montagna è il primo prodotto turistico della nostra regione, noi dobbiamo difenderla, pur nel rispetto della salute, che resta la priorità. Se il Governo deciderà che non ci sono le condizioni ne prenderemo atto, ma allora serviranno risorse economiche immediate e certe per le attività coinvolte. Inoltre chiediamo parità di trattamento a livello europeo: i provvedimenti dovranno valere per tutti”. 

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