CUNEO - Clima, Ciaburro (FdI): “Il Piemonte sarà la hydrogen valley italiana. Ma non dimentichiamo le aree interne”

Il contributo della parlamentare e sindaco di Argentera: “Bene l’inclusione di gas e nucleare tra le energie verdi, la transizione deve avvenire al giusto ritmo”

Redazione 23/02/2022 07:52

“La transizione verde deve avvenire al ritmo giusto: troppo rapidamente porterebbe al collasso la nostra economia, già in condizioni precarie, troppo lentamente sarebbe del tutto inutile”: lo afferma la deputata di Fratelli d’Italia e sindaco di Argentera Monica Ciaburro, nel contributo offerto al Consiglio regionale aperto sul clima, riunitosi nella giornata di lunedì 21 febbraio in seduta straordinaria.
 
Ciaburro plaude in particolare alla scelta di includere gas ed energia nucleare nella tassonomia europea della finanza sostenibile, poiché “soprattutto visti i passi in avanti delle tecnologie di nuova generazione, è una scelta realistica, che comprende la realistica necessità rilanciare la sovranità energetica europea e di mettere i cittadini al centro di questo passaggio”. Da questo punto di vista, l’imperativo è fare in modo che i costi della transizione verde siano ripartiti secondo principi di equità: “Sostenibilità ambientale deve necessariamente andare di pari passo con la sostenibilità sociale: i costi della transizione energetica e climatica non devono e non possono ricadere sui cittadini, e la politica deve, con coraggio, assorbire costi e ricadute, come anche i rincari dell’energia e dunque le maggiori utenze, i maggiori costi fissi ed i maggiori rischi per le attività di chiudere”.
 
Ci troviamo di fronte ad una sfavorevole congiuntura, sottolinea la parlamentare, “per cui non solo l’energia è più costosa, ma è più costoso produrre proprio quegli strumenti che dovrebbero aiutarci a transitare verso fonti energetiche più verdi come le pale eoliche o i pannelli solari”.
 
A livello territoriale intanto la transizione si manifesta con la necessità di integrazione tra le varie realtà: “Certamente in tal senso va la politica regionale di trasformare il Piemonte nella hydrogen valley italiana, e sicuramente costituisce un prezioso presidio per il rilancio dei territori l’adozione di treni a idrogeno, come ad esempio per la Cuneo-Ventimiglia, e la produzione di idrogeno in appositi siti nelle aree industriali dismesse. Occorre però, per l’appunto, mettere a sistema le varie realtà del nostro territorio. Questo significa anche coinvolgere le aree interne, montane e rurali con gli impianti energetici a biomassa e con l’enorme potenziale che l’idroelettrico ha in queste aree. Biomassa significa creare e strutturare una industria del legno, di lavorazione e movimentazione delle materie prime, significa creare e potenziare le infrastrutture esistenti”.
 
Anche il tema infrastrutturale, aggiunge l’esponente di Fratelli d’Italia, rientra in quest’ottica di sistema: “Penso al caso della Valle Stura, dove a fronte di un incremento dei traffici commerciali e del trasporto via terra non è mai seguito un vero e proprio potenziamento infrastrutturale. Questo ha portato ad un crescente livello di inquinamento nel territorio e di malessere nella qualità della vita dei cittadini, nonché disagi per le comunità e le imprese.  La sostenibilità ambientale qua va di pari passo con la sostenibilità sociale: nuove infrastrutture significa maggiore capacità di trasporto merci, meno impatto ambientale, più lavoro e crescita economica”.
 
“A cascata - conclude Ciaburro - sarebbe necessario vedere il tandem ambiente e società anche su temi settoriali, come gli impianti di risalita: immaginiamo tra cinque, dieci anni, come potrebbe essere il turismo montano se ci fossero investimenti anche in un miglioramento tecnologico ed energetico di questi impianti”.

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