CUNEO - Coldiretti Cuneo: "Il boom di soia e mais pesa sulla zootecnia già in crisi"

"Nella Granda sono coltivati 7 mila ettari di soia, ma va incentivata la produzione per dare impulso alle filiere locali"

25/05/2021 08:28

Con la soia in aumento dell’80% ed il mais del 50% rispetto all’anno scorso si sta innescando un cortocircuito sul fronte delle materie prime con rincari insostenibili per l’alimentazione degli animali nelle stalle. È quanto commenta Coldiretti Cuneo rispetto all’impennata dei prezzi rilevati dalla Borsa Merci di Torino e dall’Associazione Granaria di Milano con picchi fino a 675 euro a tonnellata per la soia e di 275 euro per il mais.
 
Una situazione insostenibile – fa notare Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – con il rischio di non riuscire a garantire razioni adeguate agli animali. In gioco c’è il futuro dell’allevamento in un momento in cui con la pandemia si è aperto uno scenario di riduzione degli scambi commerciali, accaparramenti, speculazioni e incertezza che spinge la corsa dei singoli Stati ai beni essenziali per conquistare l’autosufficienza produttiva nei settori strategici per garantire l’alimentazione delle popolazione. Le ripercussioni dell’aumento delle materie prime si stanno vedendo soprattutto negli allevamenti piemontesi di bovini e di suini che hanno già a che fare con la crisi che sta colpendo, a causa delle continue chiusure che si sono verificate nei mesi scorsi, la ristorazione dove le nostre pregiate carni, come la Razza Piemontese, trovavano lo sbocco principale”.
 
La Provincia di Cuneo – aggiunge Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – produce quasi 7.000 ettari di soia, impiegata soprattutto in ambito zootecnico e, ancora più alla luce di quanto sta accadendo in questo momento, ribadiamo di incentivare la produzione di soia a livello territoriale, tenendo conto degli alti standard qualitativi che i nostri prodotti devono rispettare, attraverso l’implementazione di progetti di filiera,  in collaborazione con il Consorzio Agrario del Nord Ovest, per diventare sempre più indipendenti dall’estero e per garantire un’alimentazione sana e trasparente agli animali da allevamento”.
 

c.s.

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