CUNEO - Coldiretti: 'Durante il lockdown 'a ruba' le mele Made in Piemonte'

'Cresce il consumo, il che fa ben sperare per le liquidazioni 2019 ed il nuovo raccolto 2020'

29/04/2020 12:39

Riceviamo e pubblichiamo da Coldiretti Piemonte.
 
Mele alla riscossa con un balzo del 18% negli acquisti di un prodotto salutare, versatile, conservabile e quindi utile per resistere in casa durante il lockdown contro il coronavirus. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Assomela al primo aprile 2020 relativi alle riserve nazionali scese a 556.714 tonnellate. La tendenza è quella di preferire prodotti con una durata maggiore, facili da conservare ma anche ricchi di proprietà nutrizionali e con molteplici possibilità di utilizzo: tutte caratteristiche ben rappresentate dalle mele, che si prestano a essere mangiate fresche da sole, in insalata o macedonia, oppure cotte in composte o come componenti di torte o come elementi aromatizzanti e sgrassanti in arrosti e ricette al forno.
 
Tra l’ampia gamma varietale che può vantare l’Italia, spicca la Mela Rossa Cuneo Igp, riconoscimento ottenuto a livello comunitario nel 2013. La produzione di mele piemontese, tipica della zona compresa tra Pinerolo e Cuneo coinvolge più di 4 mila aziende ed una superficie di oltre 6 mila ettari. “Il successo delle mele in Italia è anche legato alle riconosciute proprietà salutistiche che ne fanno un sinonimo di salute e benessere ed i consumatori sono particolarmente attenti a questi aspetti – spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. Le mele piemontesi sono molto apprezzate all’estero: il mercato indiano, ad esempio, richiede soprattutto le varietà Gala e Red Delicious ed un viaggio di 4 settimane non ne altera il gusto. La nostra regione esporta, infatti, l’80% della produzione ed i Paesi arabi sono già grandi consumatori delle nostre mele, oltre a Canada, Stati Uniti ed Europa. Certo, ora che l’export è bloccato, questa situazione fa ben sperare per terminare quanto raccolto lo scorso anno e per la nuova “vendemmia” delle mele nella prossima estate poiché i magazzini saranno, poi, vuoti. Gli agricoltori che, dall’inizio dell’emergenza sono stati impegnati a garantire le forniture alimentari alle famiglie italiane, stanno seguendo la formazione dei piccoli frutti sugli alberi che daranno origine al raccolto della stagione 2020 con le preoccupazioni principali legate all’andamento del meteo, reso sempre più instabile dai cambiamenti climatici, e alla disponibilità di manodopera per la raccolta. Proprio per quest’ultima è
necessario trovare accordi con i paesi stranieri al fine di realizzare dei corridoi verdi privilegiati per i lavoratori agricoli e salvare i raccolti Made in Piemonte”.

c.s.

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