CUNEO - Coldiretti Piemonte: ‘Bene bonus verde ma assurdo colpire il carburante agricolo’

Per l’associazione è ‘insostenibile la proposta di riduzione dei sussidi’ contenuta nello schema di decreto legge sulle politiche green

20/09/2019 11:30


In arrivo il bonus verde per giardini e terrazzi. Come sollecitato dalla Coldiretti, è stato inserito nella bozza di decreto legge sul clima, con la detrazione ai fini Irpef del 36% delle spese per lavori di “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi nonché per coperture a verde e giardini pensili. Il bonus si applica nel limite massimo di spesa di 5.000 euro per interventi sulle singole unità immobiliari e sulle parti esterne condominiali e tra le spese sono comprese quelle di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione dei lavori.

“La proroga della misura fortemente sostenuta dalla Coldiretti offre un importante sostegno al comparto florovivaistico Made in Piemonte - affermano Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale - che genera una produzione lorda vendibile di oltre 130 milioni di euro di cui con più di 1100 imprese diffuse sul territorio, una superficie complessiva di 1300 ettari, una produzione di piante ornamentali di oltre 10 milioni ed un totale di circa 3500 addetti". Un beneficio per l’intera collettività, secondo i rappresentanti di Coldiretti, utile a ridurre il livello di smog sempre più pericoloso per la salute dei cittadini "visto che una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili e un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno".

Si giudica insostenibile, però, nello schema di decreto legge in materia di politiche green la proposta di riduzione, dal 2020, dei sussidi ritenuti dannosi per l’ambiente "che colpirebbe paradossalmente anche i carburanti agricoli senza i quali verrebbe messa a rischio la quotidiana manutenzione di gran parte del territorio, lasciato all’abbandono e al dissesto idrogeologico”.

c.s.

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