CUNEO - Coldiretti Piemonte: ‘Bene l’apertura delle frontiere, ora servono i voucher per studenti e pensionati’

Si prevede l’arrivo di 150mila lavoratori stagionali comunitari dall’Est Europa nelle campagne. Per gli extracomunitari bisognerà attendere il 15 giugno

05/06/2020 08:16

 
Le frontiere italiane sono state aperte senza obbligo di quarantena anche a circa 150mila lavoratori stagionali comunitari provenienti da Romania, Polonia e Bulgaria e altri Paesi europei necessari per salvare i raccolti nelle campagne. È quanto stima la Coldiretti in riferimento alla riapertura delle frontiere dal 3 giugno senza obbligo di quarantena ai cittadini europei e dell’area Schengen, mentre per gli extracomunitari occorrerà attendere il 15 di giugno.
 
“Dopo che, su sollecitazione di Coldiretti, sono già stati prorogati fino al 31 dicembre i permessi di soggiorno per lavoro stagionale in scadenza ed è stato ottenuto nel decreto Cura Italia che le attività prestate dai parenti e affini fino al sesto grado non costituiscono rapporto di lavoro né subordinato né autonomo, a condizione che la prestazione sia resa a titolo gratuito, l’arrivo degli stagionali ora è una boccata d’ossigeno per le nostre imprese. Soprattutto per quelle frutticole e vitivinicole, anche se molti lavoratori, che solitamente venivano nelle nostre campagne, provengono da Paesi extra Ue come Albania e Macedonia” affermano il presidente di Coldiretti Piemonte Roberto Moncalvo e il delegato confederale Bruno Rivarossa.
 
In questo contesto - insistono i rappresentanti degli agricoltori – “è ora necessaria, però, anche una radicale semplificazione del voucher ‘agricolo’ che possa ridurre la burocrazia e consentire anche a percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui scuole, università e molte attività economiche sono rallentate e tanti lavoratori sono in cassa integrazione”.

c.s.

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