CUNEO - Coldiretti Piemonte: 'Insetti alieni, stop alle politiche UE troppo permissive'

'Servono un'apposita task force per misure di prevenzione ed un intervento a livello comunitario e nazionale'

12/09/2020 12:06

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Coldiretti Piemonte.
 
L’invasione di insetti e organismi alieni arrivati nelle campagne italiane soprattutto con le piante ed i semi dall’estero ha causato danni per oltre un miliardo nel 2019 con gravissimi effetti sul piano ambientale, paesaggistico ed economico. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare la decisione di Amazon di vietare la vendita di semi e piante straniere negli Stati Uniti dopo che migliaia di pacchi sospetti, molti provenienti dalla Cina, sono arrivati nelle case di tutto il mondo durante l'estate. Un pericolo che riguarda anche l’Italia dove si è verificata una vera invasione di specie aliene dannosi alle coltivazioni arrivati, più o meno direttamente, dal gigante asiatico. Dal moscerino dagli occhi rossi (Drosophila suzukii) che colpisce la frutta al cinipide del castagno (Dryocosmus kuriphilus) fino alla cimice asiatica (Halyomorpha halys), l’insetto polifago che colpisce oltre 300 diversi vegetali. Quest’ultima in Piemonte ha colpito, soprattutto, pere, mele, pesche e nettarine, kiwi, ciliegio e piccoli frutti, albicocche, susine, nocciole, soia, mais e ortaggi. I danni in Piemonte ammontano a 180 milioni di euro per un totale di 13500 imprese coinvolte. “Sotto accusa c’è sicuramente il sistema di controllo dell’Unione Europea con frontiere colabrodo – commentano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – che ha lasciato passare materiale vegetale infetto e parassiti vari. Una politica europea troppo permissiva che consente l’ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell’Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene che devono, invece, superare i prodotti nazionali quando vengono esportati con estenuanti negoziati e dossier che durano anni. Per questo serve un cambio di passo nelle misure di prevenzione e di intervento sia a livello comunitario sia nazionale anche con l’avvio di una apposita task force”.

c.s.

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