CUNEO - Coldiretti Piemonte: ''Sale del 10 percento il valore dei suini dopo l'entrata in vigore dell'etichettatura''

Inversione di tendenza dopo quotazioni ai minimi. ''Ora è necessario intensificare i controlli sugli scaffali di negozi e supermercati''

Redazione 01/03/2021 12:18

A meno di un mese dall’entrata in vigore dell’etichetta d’origine Made in Italy su salami, mortadella e prosciutti le quotazioni dei maiali nazionali registrano un balzo del 10% per effetto di un aumento settimanale costante in tutte le sedute delle Commissioni uniche nazionali (Cun). E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti in riferimento agli effetti dell’obbligo scattato il 31 gennaio 2021 che ha impresso una decisa inversione tendenza alle quotazioni che erano crollate ai minimi.
 
“Alla luce di questi risultati è necessario – commentano Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – intensificare i controlli sugli scaffali di negozi e supermercati per garantire l’effettivo rispetto dell’obbligo di indicazione di origine su tutti i prodotti a base di carne di maiale per tutelare l’intera filiera fino ai consumatori. L’etichetta, fortemente voluta da Coldiretti, obbliga ad indicare la provenienza della carne nei salumi e consente di smascherare l’inganno della carne straniera spacciata per italiana. Una misura importante per consumatori ed allevatori che devono peraltro confrontarsi con il forte aumento delle materie prime per l’alimentazione degli animali che compromette la sostenibilità economica dell’attività. Un passo aventi molto importante per il Piemonte dove la filiera suinicola conta circa 3 mila aziende, un fatturato di quasi 400 milioni di euro e 1 milione e 200 mila capi destinati, soprattutto, ai circuiti tutelati delle principali Dop italiane per la preparazione della miglior salumeria nazionale. Oggi, quindi, è opportuno più che mai costruire con le agroindustrie presenti sul territorio delle filiere per valorizzare i salumi Made in Piemonte”.
 
Il decreto sui salumi prevede che i produttori indichino in maniera leggibile sulle etichette le informazioni relative a: “Paese di nascita: (nome del paese di nascita degli animali); “Paese di allevamento: (nome del paese di allevamento degli animali); “Paese di macellazione: (nome del paese in cui sono stati macellati gli animali). Quando la carne proviene da suini nati, allevati e macellati in uno o più Stati membri dell’Unione europea o extra europea, l’indicazione dell’origine può apparire nella forma: “Origine: UE”, “Origine: extra UE”, “Origine: Ue e extra UE”. E consentito lo smaltimento delle scorte fino ad esaurimento. Quando la carne proviene da suini nati, allevati e macellati nello stesso paese, l’indicazione dell’origine può apparire nella forma: “Origine: (nome del paese)”. Pe scegliere salumi ottenuti da suini nati, allevati, macellati e trasformati in Italia basterà cercate la presenza esclusiva della scritta Origine Italia o la dicitura “100% italiano”.


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