CUNEO - Completamento dell’Asti-Cuneo, si riparte da capo per l’ennesima volta?

Le modifiche al dossier Delrio paventate ieri dal ministro De Micheli azzererebbero l’iter burocratico, eppure sembrava che i lavori fossero pronti a partire con la soluzione dell’ex ministro emiliano…

Samuele Mattio 10/12/2019 09:59

 
Quella che fino all’altro ieri sembrava una questione di vita o di morte per tutta la classe politica e le associazioni di categoria pare diventata improvvisamente una quisquilia. Stiamo parlando del completamento dei nove chilometri mancanti dell’Asti-Cuneo. Ricordate cosa accadeva fino a qualche mese fa? Sit-in sotto la Prefettura, comunicati stampa a ripetizione, dichiarazioni al vetriolo e anche la minaccia degli amministratori locali di andare a Roma a protestare sotto il ministero. Nei giorni scorsi avevamo provocatoriamente chiesto se la riapertura dei cantieri, fermi dal 2012, non fosse più una priorità, in quanto nelle ultime settimane tutto questo sembra essere sparito, o quasi, dall’agenda politica. Ieri, in qualche modo è arrivata la conferma di quanto avevamo ipotizzato nei giorni scorsi, in quanto alla notizia che l’iter burocratico per la ripresa dei lavori sarebbe probabilmente ripartito da capo nessuno ha battuto ciglio, ma andiamo per ordine.
 
Ieri, lunedì 9 dicembre, il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Paola De Micheli ha visitato le città più colpite dal maltempo di fine novembre e, tra queste, è stata anche ad Alba. Oltre ad annunciare lo stanziamento di risorse per i Comuni più colpiti dall’alluvione, la De Micheli ha sfiorato l’argomento Asti-Cuneo in rigoroso ‘politichese’. “Stiamo cercando di fare un lavoro che recuperi quello svolto dai miei predecessori, i quali hanno fatto approfondimenti importanti, ma che risolva i piccoli grandi problemi che sono ancora aperti e che hanno impedito l’apertura dei cantieri”.
 
L’annuncio della soluzione, a quanto sostenuto dal ministro, sarebbe dovuto arrivare con un’informativa al Cipe di ieri pomeriggio, ma a differenza di altre volte, quando da Roma giungevano notizie in tempo reale, nulla è trapelato, rendendo piuttosto vaghe le parole della De Micheli. Per mesi il Partito Democratico, per voce dei suoi esponenti locali, aveva sostenuto che i cantieri fossero pronti a partire con la soluzione Delrio, ma a quanto pare non è così. Sembra infatti che si vada verso una revisione del progetto dell’ex ministro emiliano. Si ripartirà dunque da capo in quello che sembra essere un inopportuno gioco dell’oca: qualunque modifica, seppur minima, necessiterebbe della ripetizione dell’intero iter burocratico già subito dalle precedenti soluzioni (Delrio e Toninelli). Lo ha spiegato il sindaco di Alba, Carlo Bo, intervistato dai colleghi di Telegranda: “Da quanto ho capito parlando con il ministro sono state apportate modifiche al dossier Delrio. - ha spiegato il primo cittadino - Un dossier che aveva già ottenuto un parere favorevole e sarebbe stato immediatamente esecutivo, se ha subito o subirà delle modifiche dovrà tornare in Commissione Europea e i tempi si allungheranno nuovamente. È una notizia negativa tutta la provincia di Cuneo”.
 
Il tutto in attesa di leggere i documenti ufficiali, ma se le premesse sono queste…

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