CUNEO - Con l'imposta di soggiorno Cuneo incasserà 250 mila euro in più

Si tratta della 'tassa' applicabile ai turisti che pernottano nelle strutture ricettive. Ora il Consiglio comunale dovrà approvare entro il 31 marzo o si andrà al 2019

s.m. 23/03/2018 13:05

Sono stimati in (circa) 250 mila euro gli introiti che il Comune di Cuneo incasserà grazie all'introduzione dell'imposta di soggiorno, la 'tassa' applicabile ai turisti che pernottano nelle strutture ricettive sul territorio comunale. Nella serata di ieri, giovedì 22 marzo, si è discusso del regolamento in una commissione consiliare congiunta, ma i tempi sono molto stretti: oggi (venerdì 23 marzo) la bozza sarà presentata alle associazioni di categoria per eventuali considerazioni, il Consiglio comunale dovrà ratificare entro il 31 marzo (prima dell'approvazione del bilancio) e si riunirà, in via straordinaria, la prossima settimana. In caso contrario il provvedimento dovrà essere rinviato all'anno prossimo.

Con ogni probabilità l’imposta di soggiorno avrà il seguente tariffario: albergo una stella 1,50 euro; albergo a due stelle 2 euro; albergo a tre stelle 2,50 euro; albergo a quattro stelle 3 euro; casa per ferie o affittacamere 1,50 euro; bed and breakfast da 1 a 3 euro a seconda del livello; casa vacanze e residence 2 euro. I turisti pagheranno fino a 4 pernottamenti consecutivi in alberghi e B&B, e fino a 7 pernottamenti nelle altre strutture.

L'assessore Luca Serale ha spiegato le motivazioni della scelta: “Abbiamo presenze in crescita in città. Riteniamo sia necessario introdurla perché il Comune possa avere a disposizione un budget per aumentare ulteriormente la promozione turistica di Cuneo”.

L'imposta di soggiorno fu istituita nel 1910 per le sole stazioni termali, climatiche e balneari ed estesa durante il fascismo alle altre località di interesse turistico. Fu poi abolita nel 1989.  In Italia era stata soppressa  in vista dei campionati Mondiali di calcio. In quell'occasione si considerò che l'abolizione dell'imposta avrebbe consentito prezzi più bassi da parte degli alberghi e degli altri esercizi ricettivi durante l'evento e che vi sarebbe stata una maggiore competitività. La 'tassa' fu poi reintrodotta nel 2009.

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