CUNEO - 'Con una mano la Regione demonizza lo smartworking, con l’altra taglia decine di corse ferroviarie'

Non si placa la polemica relativa al trasporto pubblico nella Granda: l'intervento di Marco Grimaldi (LUV) e Sinistra Italiana Cuneo

Il consigliere regionale Marco Grimaldi

Redazione 01/09/2020 14:30

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Marco Grimaldi, capogruppo di "Liberi Uguali Verdi" in Consiglio regionale, e Sinistra Italiana Cuneo.
 
 
“La Regione Piemonte non ha un’idea chiara sul trasporto pubblico locale, sono decine le corse tagliate dal prossimo autunno in tutta la Regione, particolarmente colpita la provincia di Cuneo: abbiamo già presentato un’interrogazione urgente all’Assessore regionale ai Trasporti, Gabusi” – affermanoSinistra Italia Cuneo e il consigliere regionale di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi.
 
“Tra gli aspetti più controversi dell’autunno che verrà, a Cirio manca completamente la visione d’insieme” – aggiunge Marco Grimaldi, a margine della notizia dei numerosi tagli alle corse ferroviarie in Piemonte, specie per quanto riguarda il territorio cuneese.
 
“Da un lato – afferma Grimaldi – sempre più Presidenti di regione e Sindaci di grandi città spingono per un rientro al lavoro di massa, abbandonando del tutto lo smart working e ignorando gli effetti positivi che ha avuto, e che potrà avere in futuro, sia per la gestione dei tempi e della qualità della vita delle lavoratrici e dei lavoratori interessati, sia riguardo i positivi impatti ambientale; di contro non si registra nessuna misura che incentivi l’uso dei mezzi pubblici da parte dei pendolari: l'annunciato taglio dei treni che si abbatterà nella nostra regione nelle prossime settimane è allarmante”.
 
Le ragioni del consigliere regionale trovano sponda nella posizione di Sinistra Italiana Cuneo che attacca le scelte regionali: “se saranno confermati gli annunci, le numerose corse tagliate produrranno inaccettabili disagi alle Comunità locali, in particolare per i territori della pianura; dal saluzzese al saviglianese, da Cavallermaggiore a Bra, senza risparmiare il resto della provincia di Cuneo, compresa la tratta Cuneo-Ventimiglia. Se dopo la forte riduzione del servizio regionale causata dall’emergenza Covid-19 ci si attendeva un progressivo ritorno alla normalità, la Regione sembra volersi rimangiare gli impegni che si era assunta, servendo l’ennesima polpetta avvelenata ad un territorio già storicamente penalizzato nel trasporto ferroviario. Raccattare consensi distribuendo alle partite IVA in modo indiscriminato soldi pubblici – prosegue Sinistra Italiana Cuneo – senza distinguere tra chi effettivamente era in difficoltà a causa del lockdown e chi invece non lo era affatto, non richiede grande mestiere, governare le complessità con serietà, criterio e senza furbizie è cosa ben diversa e del tutto ignota alla Giunta Cirio”
 
“Abbiamo assistito a numerose giravolte da parte della Regione anche riguardo al trasporto pubblico locale – conclude Grimaldi – certamente non potremo accettare un taglio così drastico a danno dei pendolari piemontesi”.

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