CUNEO - Confagricoltura Piemonte sull'emergenza Coronavirus: ''Situazione grave e risposte inadeguate''

Il presidente Enrico Allasia: ''Siamo preoccupati per le parole che arrivano dall'Europa''. Zuccaro: ''Si rischia il tracollo''

Ercole Zuccaro

17/04/2020 09:31

Secondo Confagricoltura Piemonte servono in fretta interventi straordinari per il sostegno dei redditi, la gestione dei mercati e la   liquidità   delle   imprese.   Da   Bruxelles   arrivano   risposte   deludenti.   Il   commercio internazionale è fermo e  la recessione economica taglierà la domanda interna. Il comparto vino, dopo un 2019 eccellente sul fronte dell’export è fortemente preoccupato per la prossima vendemmia.
 
“Siamo  preoccupati  per  le  risposte  che  arrivano  dall’Europa.  Oggi  l’agricoltura  ha  bisogno  di interventi straordinari per il sostegno dei redditi, la gestione dei mercati, la liquidità delle imprese. Invece  di  fornire  risposte  eccezionali  il  Commissario  europeo  all’Agricoltura  ha  invitato  gli  Stati membri a procedere in ordine sparso, con gli aiuti a carico dei bilanci nazionali sotto pressione, o attingendo   a   fondi   europei   già   assegnati   all’agricoltura”. Enrico   Allasia,   presidente   di Confagricoltura Piemonte, manifesta tutto il suo disappunto per la scarsa incisività delle proposte dell’esecutivo di Bruxelles nel fronteggiare la crisi che sta vivendo la nostra agricoltura alle prese con l’emergenza COVID-19.
 
Il  presidente  nazionale  di  Confagricoltura  Massimiliano  Giansanti evidenzia  che  quella  del Commissario europeo “è una visione limitata, priva di qualsiasi orizzonte. La crisi è profonda e non sarà   di   breve   durata.   E’   indispensabile   mettere   a   punto   un   piano   di   accompagnamento dell’agricoltura almeno fino alla fine di quest’anno. La recessione economica taglierà la domanda interna e, secondo le recenti stime del WTO (Organizzazione mondiale del commercio), il commercio internazionale farà registrare nel 2020 una contrazione in volume di oltre il 10% nella migliore delle ipotesi.  Va  ricordato,  al  riguardo,  che  la  UE  è  il  primo  esportatore  al  mondo  di  prodotti agroalimentari”. Le  ripercussioni  che  si  avranno  sull’economia  agroalimentare  piemontese  saranno  significative.
 
“L’anno scorso la nostra regione ha fatto segnare un ulteriore aumento dell’export agroalimentare – dichiara Ercole  Zuccaro,  direttore  di  Confagricoltura  Piemonte – con  un  fatturato  di  circa  6 miliardi di euro: l’esportazione di vini ha fatto segnare un aumento delle vendite a doppia cifra. Oggi il comparto vitivinicolo è in sofferenza e occorrono risposte rapide, anche perché tra pochi mesi ci sarà la vendemmia: se non si interviene subito con risposte adeguate si rischia il tracollo”.
 
 

c.s.

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