CUNEO - Confcommercio Cuneo: 'Indispensabile eliminare le commissioni prima di penalizzare l’uso del contante'

Il presidente Luca Chiapella: 'Apprezzabile lo sforzo compiuto per il disinnesco degli aumenti IVA, ma troppi settori sono ingabbiati dalla burocrazia'.

c.s. 31/10/2019 08:37


"Nuove incombenze si affacciano all’orizzonte complicando ulteriormente lo sforzo quotidiano dei nostri Associati nel cercare di “fare ed essere Impresa” di successo. I temi sono molteplici e su ciascuno occorre intervenire con forza e determinazione". Confcommercio della provincia di Cuneo, con le sue 10 territoriali collabora attivamente con la Confederazione nazionale, presidiando quotidianamente le posizioni in difesa del Commercio, del Turismo e dei Servizi.

“È necessario - afferma il presidente Luca Chiapella - incentivare la moneta elettronica così come è necessario eliminare le commissioni prima di penalizzare le aziende che utilizzano il contante. La diffusione della moneta elettronica è un’evoluzione naturale dei nostri settori, accompagnata però dalla riduzione di costi e commissioni. Ad oggi sono certe le sanzioni per la mancata dotazione del Pos, ma è indefinita la riduzione dei costi e delle commissioni a carico tanto dei consumatori quanto delle imprese”.

“È apprezzabile – continua Chiapella - lo sforzo compiuto per il disinnesco degli aumenti dell’Iva, ma sono fermamente convinto che è quanto mai necessario attivare importanti azioni di crescita attraverso l’utilizzo di risorse nazionali ed europee disponibili, terminando in tempi brevi i vari cantieri ancora aperti e rendendoli fruibili per agevolare la circolazione delle merci”. Il capitolo viabilità è un “nervo scoperto” per Confcommercio, dalle strade e sentieri di montagna riparati anche grazie al crowdfunding “#salviamolestradedimontagna”, alla vergogna del cantiere della galleria del Tenda alla Cuneo-Asti, unico negativo esempio di autostrada troncata nel mezzo.

“Come Confcommercio – precisa Chiapella – vigiliamo quotidianamente su queste “vergogne” della Granda, interessando i nostri livelli nazionali perché non cali l’attenzione sul problema infrastrutture. Se vogliamo che il Turismo continui a crescere è necessario disporre di arterie stradali ed autostradali adeguate”.

“Altro argomento – aggiunge il presidente - portato ai tavoli nazionali è la necessità di armonizzare i tetti di circolazione del contante, come suggerito dal presidente dell’Abi, per non penalizzare il commercio dei beni durevoli e del fashion (moda, abbigliamento ed accessori, calzature, mobili ed arredamento, gioielli e preziosi) che con la situazione attuale ed i provvedimenti dell’ultima manovra subiscono un’ingiusta concorrenza dalle altre nazioni europee. Ciò che preoccupa è la stagnazione conseguente alla prolungata assenza di crescita, per deficit strutturali, frenando la competitività delle nostre aziende. La nostra azione sindacale si concentra quotidianamente su questi temi e su altri più specifici legati alle eccellenze delle nostre aziende, siano esse del commercio di vicinato, della promozione turistica, ristorazione, accoglienza, enogastronomia e servizi”.

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