CUNEO - Confermato: la sede amministrativa di Amos si sposterà a Fossano

La notizia riguarda una ventina di impiegati amministrativi, ma non ci saranno ricadute sull'occupazione

s.m. 19/12/2017 16:06

Nella giornata di ieri la parlamentare del Partito Democratico Chiara Gribaudo aveva lanciato l'allarme su un presunto spostamento di Amos da Cuneo a Fossano. La notizia è stata confermata questa mattina dal presidente della società cuneese, Oddone de Siebert, che in un intervista al giornalista de 'La Stampa', Lorenzo Boratto, pubblicata nell'edizione cartacea di stamane, ha confermato tutto: “Il trasferimento riguarderà 20 amministrativi su quasi 1600 dipendenti, di cui oltre 400 a Cuneo – ha detto de Siebert - stiamo lavorando da tempo per non pagare più un affitto a privati oltreché per ragioni di natura operativa”. Resterebbe da capire a chi vorrebbe pagare l'affitto Amos, ma questa è un'altra storia.
 
L'azienda in questione è una società consortile a responsabilità limitata i cui soci sono l'azienda ospedaliera 'S. Croce e Carle' di Cuneo con il 34,93 per cento, l'Asl Cn1 (33,4 per cento), l'Asl di Asti (25,05 per cento), l'Asl Cn2 (4,18 per cento), l'azienda ospedaliera 'Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo' di Alessandria (2,44 per cento). 
 
Lo spostamento avverrebbe anche per motivi logistici, in quanto la società multiservizi serve anche la zona dell'alessandrino. Amos è da tempo al centro di molte polemiche. Secondo alcuni "Lavora per i soci azionisti che sono pubblici, però applica contratti differenti" è la contestazione più volte rivolta all'azienda. Qualche tempo fa la Uil Funzione Pubblica, aveva parlato di applicazione "di un contratto privatistico simile, ma non uguale, a quello del pubblico impiego, dove mancano incentivi, premi e progressione orizzontale". 
 
Questa volta però, lo spostamento di sede amministrativa di Amos non dovrebbe suscitare troppe polemiche, in quanto si tratta di un trasferimento di circa 25 km che rappresenterà sì un esborso maggiore per i dipendenti, ma non si può parlare di impossibilità di raggiungere la sede di lavoro. In altre parole non ci saranno  ricadute sull'occupazione.

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