CUNEO - Consegnate in Cassazione le firme per il referendum Eutanasia, a Roma anche il segretario dei Radicali cuneesi

Cuneo è sedicesima tra tutte le città italiane per firme raccolte in proporzione agli abitanti. La soddisfazione di Blengino: "Non ci aspettavamo un risultato simile"

Redazione 08/10/2021 12:41

 
Sono state consegnate stamane (venerdì 8 ottobre 2021) alla Corte di Cassazione le oltre 1.200.000 firme raccolte per il Referendum Eutanasia Legale. Alla cerimonia di consegna, tenutasi a Roma con Marco Cappato e centinaia di attivisti provenienti da tutta Italia, era presente anche Filippo Blengino, Segretario dell’Associazione Radicali Cuneo – Gianfranco Donadei, che in questi mesi ha coordinato la raccolta firme in tutto il Piemonte.
 
“Nella nostra regione sono state raccolte circa 78 mila firme cartacee, a cui vanno aggiunte quelle di chi ha sottoscritto il referendum online. Sommando le firme raccolte ai banchetti con le sottoscrizioni digitali, ipotizziamo circa 90/100 mila firme totali raccolte” dichiara Blengino.
“La Provincia di Cuneo ha contribuito alla campagna con più di 8.500 firme raccolte ai banchetti, a cui si sommano quelle digitali, per un totale ampiamente superiore alle 10 mila firme!”
 
“Non ci aspettavamo neanche lontanamente un risultato simile! Le persone” – continua l’esponente di Radicali italiani e dell’Associazione Coscioni – “sono pronte ad affrontare questo tema, a differenza della politica convenzionale, e sarà la volta buona. Cuneo è sedicesima tra tutte le città italiane per firme raccolte in proporzione agli abitanti. Circa 70 cuneesi ogni 1000 abitanti hanno firmato il referendum, per un totale di 3.600 firme che abbiamo raccolto ai banchetti in città. Come fu per il divorzio e l’aborto, il referendum è stato portato avanti da associazioni e piccoli partiti, con l’assenza di grandi organizzazioni politiche e sindacali. Un enorme grazie va alle centinaia di volontarie e volontari che hanno sacrificato la propria estate per far funzionare la complessa macchina referendaria. Ora” – conclude Blengino – “è tempo che anche altri partiti, a cominciare dal PD, si schierino per il sì o per il no!”
 

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