CUNEO - Consiglio europeo, l’Italia chiede un confronto sull’agricoltura. Bergesio: “Meno burocrazia, più tutela”

Il senatore leghista rivendica una futura PAC che “non penalizzi l’agricoltura italiana”, con “modalità eque” anche rispetto alle misure commerciali per l’Ucraina

20/03/2024 12:30

“Tutelare l’interesse nazionale e continuare sulla strada dell’impegno per la pace sono gli obiettivi del Governo per il conflitto in Ucraina. Condanna della brutale aggressione di Hamas del 7 ottobre ma al contempo impegno per tutelare tutte le vittime del conflitto, la posizione della maggioranza sulla guerra in Medio Oriente. Impegno per ottenere una PAC maggiormente rispettosa delle nostre aziende: questo, infine, l’obiettivo che ci proponiamo in agricoltura”. Sintetizza così il senatore Giorgio Maria Bergesio (Lega), commentando le comunicazioni rese dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo del 21 e 22 marzo, l’ultimo della legislatura.
 
Tra gli argomenti trattati, su richiesta italiana, anche l’agricoltura: “Nella risoluzione di maggioranza - dice Bergesio -, in merito al conflitto ucraino, si conferma il persistere della necessità dell’impegno dell’Unione europea a sostegno di Kiev, ma al contempo l’Italia esclude l’ipotesi dell’impiego diretto in operazioni belliche di contingenti militari italiani in territorio ucraino. Per quanto riguarda il Medio Oriente, l’Italia si impegna a proseguire l’intenso lavoro diplomatico”.
 
“Inoltre - afferma ancora Bergesio -, l’Italia ha espressamente chiesto l’inserimento, all’ordine del giorno, di un punto specifico dedicato all’agricoltura, con l’obiettivo di un confronto su priorità e misure da adottare a livello europeo. Il nostro Governo si impegna ad agire affinché l’agricoltura, risorsa strategica del Paese, ottenga a livello europeo la giusta attenzione in termini di riduzione degli oneri che gravano sul settore, di rafforzamento dell’efficacia della PAC e di una più efficiente risposta europea ai fenomeni di concorrenza sleale da parte di Paesi terzi”.
 
Il parlamentare della Lega continua: “Il nostro Paese, nel lungo periodo, lavorerà affinché la futura PAC non penalizzi l’agricoltura italiana. Necessario lavorare a livello europeo sulle sfide che destano preoccupazione negli agricoltori, in particolare riguardo le misure tese a ridurre gli oneri amministrativi e a realizzare una semplificazione per gli agricoltori; il rafforzamento della posizione degli agricoltori nella filiera alimentare, al fine di garantire un reddito equo; la garanzia di una concorrenza leale a livello mondiale e nel mercato interno; modalità eque ed equilibrate per affrontare le questioni connesse alle misure commerciali autonome per l’Ucraina”.
 
Il senatore Bergesio conclude: “Fondamentale il nostro impegno volto ad ottenere misure di semplificazione e alleggerimento degli oneri burocratici a carico degli agricoltori e per introdurre flessibilità sulla diversificazione delle colture anziché la rotazione. Lavoriamo per un’Europa più giusta ed equa, anche nei confronti del nostro Paese”.

c.s.

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