CUNEO - 'Contagio da Coronavirus? Mascherine e guanti in lattice possono peggiorare la situazione'

Il Questore di Cuneo, oltre a stigmatizzare gli eccessi di allarmismo, spiega le misure adottate dagli uffici di piazza Torino: entrare tre alla volta, cambiare l'aria e 'mantenere le distanze'.

25/02/2020 16:25

"Gli agenti che operano su strada sono dotati di guanti in lattice e mascherine che vengono utilizzati esclusivamente se si interviene su soggetti sospettati di essere contagiati da CoV19, altrimenti questi strumenti di protezione non sono necessari, anzi possono peggiorare la situazione perché ricettacolo di batteri”.
 
Così il Questore di Cuneo, Emanuele Ricifari, ha introdotto i provvedimenti adottati dopo l'ordinanza emanata dalla Regione per contrastare il diffondersi del Coronavirus. "Gli operatori di pubblica sicurezza, dopo i sanitari, sono i più esposti a eventuali pericoli", ha affermato il capo della Polizia cuneese. Gli orientamenti di profilassi, validi fino al termine dell'emergenza sono in linea con quanto disposto dal ministero della Salute. Per gli uffici aperti al pubblico, l'accesso è consentito a tre persone alla volta, inoltre ogni quarto d'ora devono essere aperte le finestre per favorire l’aerazione e sono a disposizione degli utenti dispenser contenenti disinfettante. Per il personale sono stati messi a disposizione dispenser e sapone ed è stata data indicazione di 'mantenere le distanze' di almeno 150 centimetri (come già avviene).
 
Un altro provvedimento straordinario per evitare assembramenti di persone in spazi chiusi è stato la chiusura della sala a vetri all'esterno della Questura per l'accesso agli uffici Immigraizione. “È necessario seguire le indicazioni fornite dalle fonti istituzionali - ha concluso il Questore -, la paura e l'allarmismo che si sono diffusi sono assolutamente ingiustificati". 
 
 

s.m.

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