"Abbiamo evitato il collasso del sistema, le misure restrittive stanno funzionando, ed è ovvio che quando raggiungeremo un picco e il contagio comincerà a decrescere, almeno in percentuale, speriamo fra qualche giorno, non potremo tornare subito alla vita di prima. Al momento non è ragionevole dire di più, ma è chiaro che i provvedimenti che abbiamo preso, sia quello che ha chiuso molto delle attività aziendali e individuali del Paese, sia quello che riguarda la scuola, non potranno che essere prorogati alla scadenza".

 

Parole del presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte che, imbeccato dal Corriere della Sera, ha di fatto annunciato che le misure adottate per contrastare il diffondersi del coronavirus non scadranno il 3 aprile. "Al momento non sono previste altre misure restrittive di largo respiro, ma se non saranno rispettati i divieti dovremo agire" ha poi aggiunto, non escludendo, di fatto, un inasprimento delle leggi. Le prossime ore saranno decisive per l'analisi dell'andamento della curva dei nuovi contagi, se questa non scenderà il Governo dovrà intervenire di petto.