CUNEO - Coronavirus, la Regione Piemonte aggiorna il piano pandemico per l'emergenza

L'assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi: 'La situazione richiede risposte coordinate e sistemiche'

Redazione 24/09/2020 15:05

Aggiornamento delle azioni chiave per le organizzazioni sanitarie regionali e locali e per gli altri attori coinvolti, individuazione delle misure da adottare per ogni fase, implementazione delle procedure di riferimento regionali e locali: sono i punti cardine del Piano pandemico operativo Covid-19 approvato dalla Giunta regionale del Piemonte su indicazione dell’Assessorato regionale alla Sanità, come specifico aggiornamento del precedente Piano per l’organizzazione regionale della risposta alle emergenze infettive. Un Piano immediatamente operativo e che si applica, secondo l’andamento pandemico-epidemico, fino al superamento delle problematiche correlate alla infezione da Covid-19, oltre che suscettibile di aggiornamenti periodici, in base alla situazione epidemiologica.
 
OBIETTIVO GENERALE
 
L’obiettivo generale del documento è di aggiornare la  preparazione alla pandemia a livello regionale e locale per identificare, confermare e descrivere rapidamente casi di patologia, in modo da riconoscere tempestivamente l’inizio della pandemia; minimizzare il rischio di trasmissione e limitare la morbosità e la mortalità dovute alla pandemia attraverso le azioni di sorveglianza sanitaria; attivare una congrua risposta organizzativa e tecnica al livello dei diversi setting (prevenzione, territorio, strutture residenziali, domicilio, ospedale, ecc.); ridurre l’impatto della pandemia sui servizi sanitari e sociali ed assicurare il mantenimento dei servizi essenziali; assicurare una adeguata formazione del personale coinvolto nella risposta alla pandemia; garantire informazioni aggiornate e tempestive per i decisori, gli operatori sanitari, i media e la popolazione; monitorare l’efficienza degli interventi e mantenere sistematicamente adeguato il piano.
 
AZIONI CHIAVE
 
Operativamente, le azioni chiave per fase di rischio riguardano, in particolare, l’attivazione delle risorse aggiuntive, la sorveglianza epidemiologica e virologica, le misure di prevenzione e controllo dell’infezione, l’organizzazione delle attività per la gestione dei pazienti a livello domiciliare, territoriale e ospedaliero, lo sviluppo del sistema di comunicazione e di formazione e il monitoraggio dell’attuazione delle azioni pianificate per fase di rischio.
 
COORDINAMENTO E FINALITA’
 
Il provvedimento della Giunta stabilisce che le indicazioni del Piano pandemico vengano messe in atto dalle Aziende sanitarie locali, tramite le Unità di gestione Covid e le altre loro Strutture, sotto il coordinamento e la supervisione del Dipartimento Interaziendale Funzionale a valenza regionale “Malattie ed Emergenze Infettive,” fermo restando le specifiche responsabilità professionali e gestionali dei responsabili delle Strutture dei soggetti incaricati.
 
L’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi osserva che "il principio ispiratore del Piano è l’assunto che l’emergenza Covid-19 richiede risposte coordinate e sistemiche, dove il momento di pianificazione deve essere condiviso dai responsabili delle decisioni e il momento dell’azione deve essere conosciuto prima del verificarsi dell’evento".
 
RETE SANITARIA
 
La rete dei servizi sanitari regionali interessata dalla revisione del Piano comprende 12 Asl con 37 Stabilimenti (Ospedali a gestione diretta) e 2 Ex Sperimentazioni Gestionali, 33 Distretti, 12 Dipartimenti di Prevenzione, 3 Aziende Ospedaliere, 3 Aziende Ospedaliere Universitarie, 3 Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) privati, 42 Case di cura private e 5 Istituti qualificati presidi delle Asl.
 

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