CUNEO - Coronavirus, rinviate tutte le udienze civili e penali dei tribunali

Il periodo ‘cuscinetto’ durerà fino al 22 marzo, per dare modo agli uffici giudiziari di realizzare misure ad hoc che resteranno in vigore fino al 31 maggio

a.c. 09/03/2020 17:30


Le udienze dei procedimenti civili e penali nei tribunali della provincia di Cuneo sono rinviate d’ufficio da oggi (lunedì 9 marzo) fino a data successiva al 22 marzo per far fronte al rischio di contagio da coronavirus.
 
La decisione è arrivata con un provvedimento urgente firmato dal presidente del Tribunale di Cuneo Paolo Demarchi di concerto con il procuratore capo Onelio Dodero, finalizzato a ridurre al minimo indispensabile le attività che si svolgono negli uffici giudiziari di piazza Galimberti e via Bonelli, nei locali dell’Unep (Ufficio notificazioni, esecuzioni e protesti) e presso il giudice di pace nelle sedi di Cuneo, Mondovì e Saluzzo.
 
In via d’eccezione, verranno comunque celebrate le udienze penali che riguardino convalide di arresti o fermi, procedimenti in cui sia imminente la scadenza dei termini di custodia cautelare, misure di sicurezza detentive e procedimenti con carattere di urgenza dove sia necessario assumere prove indifferibili. Nei soli casi in cui detenuti, imputati, proposti o loro difensori lo richiedano espressamente, verranno celebrate anche udienze a carico di persone detenute, minorenni o destinatarie di misure cautelari o di sicurezza.
 
Anche per le udienze civili sono in vigore una serie di eccezioni riguardanti dichiarazioni di adottabilità, minori stranieri non accompagnati, minori allontanati dalla famiglia o in grave pregiudizio; cause relative ad alimenti o obbligazioni alimentari derivanti da rapporti di famiglia; procedimenti cautelari riguardo alla tutela dei diritti fondamentali della persona; provvedimenti di tutela, amministrazione di sostegno, interdizione o inabilitazione se indifferibili; procedimenti relativi ad abusi familiari; interruzioni di gravidanza; procedimenti di convalida dell’espulsione, allontanamento e trattenimento di cittadini di Paesi terzi e dell’Unione europea e in generale tutti i procedimenti “la cui ritardata trattazione può produrre grave pregiudizio alle parti”. In questi casi, però, la dichiarazione di urgenza è demandata al capo dell’ufficio giudiziario o a un suo delegato con decreto non impugnabile o, per le cause già iniziate, con provvedimento del giudice istruttore o del presidente del collegio egualmente non impugnabile.
 
Per queste due settimane l’accesso dell’utenza ai locali del Tribunale, dell’Unep e degli uffici del giudice di pace di Cuneo, Mondovì e Saluzzo sarà limitato ai soli casi di urgenza e indifferibilità dell’atto da compiersi di persona. La selezione degli ingressi verrà curata dagli addetti alla vigilanza in base agli elenchi forniti di giorno in giorno e “in nessun caso deve essere consentito l’ingresso di soggetti - diversi dal personale e dai magistrati - senza che sia verificato il loro diritto ad accedere ai locali”. Inoltre tutti i soggetti in ingresso, compresi magistrati e personale amministrativo del tribunale, dovranno sottoporsi alla sanificazione delle mani all’ingresso mediante l’apposito gel.
 
“Tale periodo ‘cuscinetto’ dovrà consentire ai dirigenti degli uffici giudiziari di aver sufficiente tempo per realizzare misure organizzative ad hoc, che saranno efficaci fino al 31 maggio 2020” sottolinea infine il documento.

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