CUNEO - Corso Giolitti fa ancora discutere: “Non serve il presidio dei vigili se si sa in quali ore verrà chiuso”

Lauria riaccende la polemica anche sulle telecamere. Sulle panchine rimosse in via Pellico, l’assessore Manassero ammette: “Scelta dolorosa, non credo servirà”

Andrea Cascioli 23/09/2021 17:41

 
Nella seduta in cui il palazzo civico di Cuneo inaugura la nuova illuminazione della sala consiliare, i “riflettori” dei consiglieri sono puntati una volta di più su corso Giolitti e la limitrofa via Pellico.
 
A richiamare l’attenzione sull’area più “calda” del centro urbano, quella nelle immediate vicinanze della stazione ferroviaria, sono due interpellanze che arrivano dagli scranni agli estremi opposti del parlamentino di via Roma, quelli occupati da Beppe Lauria a destra e da Ugo Sturlese a sinistra. L’ex esponente di Alleanza Nazionale ha presentato un elenco di doglianze riguardo alla gestione dell’ordine pubblico nel corso, a cominciare dal presidio della Polizia Municipale di cui per primo aveva chiesto l’istituzione: “È aperto solo in alcune fasce orarie, ma conoscere in anticipo gli orari in cui saranno presenti i vigili fa venir meno l’effetto deterrente”. Poi la questione dell’ordinanza anti-alcol, tuttora operativa ma - sostiene Lauria - troppo spesso ignorata: “L’ordinanza è disattesa, il consumo di bevande alcoliche infatti sembra essere prassi quotidiana”. Sulla presenza di spacciatori, il consigliere rileva che il punto critico è l’area centrale di piazzale Libertà: “Varrebbe la pena di sfrondare alcune siepi”.
 
L’assessore alla Polizia Municipale Paola Olivero ha replicato ricordando che l’ordinanza anti-alcol “vieta il consumo, ma non la vendita da parte degli esercizi pubblici”. I controlli, ad ogni modo, ci sono stati: “Dal 12 maggio sono stati elevati 34 verbali per consumo di alcol, 6 per ubriachezza molesta, 4 sanzioni per dehor non regolari, 3 per occupazione abusiva di suolo pubblico. Spesso sono state svuotate le lattine di birra, cosa che forse a questi soggetti dà più fastidio della sanzione stessa. Controlli sono stati effettuati anche nelle attività commerciali: a seguito di uno di questi, un esercizio non in regola ha dovuto chiudere”. Il presidio dei vigili, ha aggiunto, l’assessore, “è aperto tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì, ma questo non significa che la polizia non monitori l’area nelle ore rimanenti. Anche grazie alle altre forze dell’ordine la zona viene monitorata sia di giorno che di notte”. Infine, la questione dello sfrondamento delle siepi nella piazza del “faro”: “Avevamo iniziato a farlo già in accordo con il precedente questore Ricifari e stiamo continuando a occuparcene, facendo in modo però di non deturpare le piante”.
 
Una “coda” ha toccato la vicenda della videosorveglianza comunale in corso Giolitti, oggetto di feroci polemiche nei mesi scorsi per le modalità con cui era stato assegnato l’appalto. I lavori sono stati portati a termine e l’impianto è attivo dall’inizio di agosto, ha confermato l’assessore all’Innovazione Domenico Giraudo, precisando: “Le telecamere interne ed esterne sono tutte installate come da capitolato, il posizionamento è stato fatto secondo i sopralluoghi che erano stati realizzati con il comitato di quartiere”. Lauria però non è d’accordo: “Il capitolato d’appalto prevedeva che venissero utilizzate canaline in rame: quelle che sono state posizionate sono difformi e su questo non ho ricevuto spiegazioni”.
 
Sulla scia della protesta dei lenzuoli bianchi, inscenata a inizio mese dai residenti, anche la situazione di via Silvio Pellico è stata oggetto di una riflessione portata avanti da Ugo Sturlese di Cuneo per i Beni Comuni: “Credo che la rimozione delle panchine sia dispiaciuta molto alla stessa amministrazione, ma anche io l’ho accettata perché il disagio dei residenti è tale che mi sembrava inopportuno opporre posizioni di principio” ha affermato il decano della sinistra cuneese commentando il provvedimento della scorsa settimana.
 
“Non c’è una ‘tachipirina’ che risolva i problemi nell’immediato: sfido chiunque, escludendo i comuni dove gli assessori girano armati, a trovare capoluoghi che non abbiano problemi di questo tipo” ha risposto per la giunta l’assessore alle Politiche sociali Patrizia Manassero, definendo “dolorosa” la decisione di rimuovere le panchine in un tratto della via come richiesto dai residenti: “Non ci è piaciuta, perché è una sconfitta e probabilmente si rivelerà poco efficace. In quell’area però sono state collocate 14 nuove panchine oltre alle 40 già esistenti in corso Giolitti: noi crediamo alle panchine come luoghi per sviluppare socialità”. Il dibattito ha offerto anche l’opportunità di fare il punto sui servizi assistenziali messi in campo dal Comune nella stagione estiva: nel periodo di raccolta della frutta gli alloggi diffusi hanno accolto 45 persone oltre alle 50 ospitate nel dormitorio, cui si sommano gli Sprar per i richiedenti asilo. L’infopoint Meet, attivato come punto di registrazione per gli immigrati in cerca di lavoro, ha raccolto cento contatti da fine giugno, mentre la mensa cittadina continua a distribuire una media di 70 pasti al giorno.

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