CUNEO - Covid, Icardi esulta: “Ora anche Cuneo ha dati da zona bianca”

L’assessore regionale elogia “l’impegno dei piemontesi”, ma per il cambio di colore bisognerà attendere le decisioni del governo: soprattutto nella Granda

Redazione 30/05/2021 16:15

 
Tutte le province piemontesi vanno finalmente verso numeri da “zona bianca”. A confermarlo è l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi, all’indomani dell’annuncio del governatore Cirio.
 
L’ultimo aggiornamento dei valori sull’incidenza settimanale dei contagi ogni 100mila abitanti certifica che anche la Granda ha le carte in regola per un prossimo cambio di colore. Tra il 22 e il 28 maggio la soglia si è attestata sui 53,9 casi di Covid-19 ogni 100mila abitanti, con un intervallo di confidenza variabile tra 48,3 e 60,2: poco al di sopra, quindi, rispetto alla soglia dei 50 fissata per l’ingresso in “zona bianca”.
 
Nel resto del Piemonte superiore a questo valore la provincia di Vercelli con 56,2 casi ogni 100mila abitanti, seguita da Biella (44,2), Novara (43,9), Torino provincia (42,2), Torino città (32,8), Verbano-Cusio-Ossola (31,6). Ancora più incoraggiante il quadro sanitario nell’Alessandrino (28,2) e nell’Astigiano (24,8). La media regionale si attesta a 40,6 casi ogni 100mila abitanti.
 
“La nostra Regione ha quindi tutte le provincie in bianco grazie all'impegno dei piemontesi. Avanti così!” commenta Icardi, sebbene il conto alla rovescia sia appena incominciato. Il passaggio in bianco, stando all’ultimo decreto del governo Draghi, è sancito dalla permanenza per tre settimane consecutive sotto quota 50: bisognerà capire se il governo tenga conto già dei dati della settimana che sta per concludersi o di quelli acquisiti a partire dal 28 maggio. Nel primo caso la “promozione” arriverebbe al termine della seconda settimana di giugno, altrimenti nella terza.
 
La questione è dirimente in particolare per la provincia di Cuneo che già nei mesi scorsi, vista la più lenta discesa dell’incidenza, aveva dovuto attendere qualche giorno in più per il passaggio da rosso ad arancione e da arancione a giallo. Per comprendere se con il nuovo decreto a fare fede sarà l’incidenza media regionale o quella dei singoli territori da piazza Castello sono stati richiesti chiarimenti a Roma.

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