CUNEO - Crisi Auchan, la giunta Borgna ‘disponibile ad accompagnare le trattative’

Il Consiglio comunale vota un ordine del giorno in solidarietà con i 144 lavoratori di Tetto Garetto: si parla di oltre 3mila esuberi in Italia, ma prima l’Antitrust dovrà pronunciarsi sulla fusione con Conad

Andrea Cascioli 21/01/2020 21:30

 
È slittata di quarantacinque giorni la decisione dell’Antitrust che avrebbe dovuto mettere un punto fermo sull’annunciata acquisizione dei centri Auchan in Italia da parte del gruppo Conad. L’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato deve stabilire se l’operazione violi o meno le regole sulla concentrazione economica: con l’acquisto degli ipermercati oggi gestiti dalla catena francese, infatti, il marchio bolognese supererebbe la soglia del 25% di metratura complessiva.
 
Ma non è solo il garante a preoccuparsi per l’avvenire dei 154 punti vendita italiani. La prospettiva è quella di un drastico ridimensionamento della forza lavoro - oltre 3mila esuberi stando ai rumors - che potrebbe interessare anche i 124 dipendenti del centro commerciale cuneese di Tetto Garetto. I sindacati si sono già mossi e altrettanto ha fatto il MISE aprendo un tavolo di crisi lo scorso 17 dicembre.
 
Anche nell’ultima seduta del Consiglio comunale si è discusso delle possibilità di intervenire nella trattativa aziendale, con un ordine del giorno presentato dal Partito Democratico e da Cuneo Solidale Democratica al fine di “adottare tutte le iniziative ed interlocuzioni possibili al fine di evitare che la cessione della rete Auchan alla Conad abbia ricadute occupazionali negative sul nostro territorio”.
 
“Ho incontrato in modo informale i rappresentanti dei lavoratori - ha replicato l’assessore alle Politiche sociali Patrizia Manassero - e raccolto le preoccupazioni sull’organizzazione dei punti di vendita e sulla valutazione della posizione dominante da parte dell’Antitrust”. L’amministrazione comunale, ha aggiunto la vicesindaco, “offre la disponibilità ad accompagnare i lavoratori in altre sedi, perché sarà in quella regionale che verranno gestite le concertazioni, e ad aprire altri tavoli”.
 
Altro per il momento non è possibile ipotizzare, anche perché il destino del gruppo resta vincolato alla decisione dell’Antitrust e alle prossime mosse di Conad.

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