CUNEO - Cuneo, a fine mese il bando per la gestione del chiosco di Parco Parri: il Comune chiede 5 mila euro all'anno

La gestione sarà concessa per una durata non superiore a 15 anni. Critiche le opposizioni, accuse pesanti da Sturlese. La replica dell'assessore Dalmasso: "Stufo di illazioni, andate in Procura"

s.m. 14/01/2022 09:27

È stato presentato nel dettaglio ieri sera, giovedì 13 gennaio, in commissione consiliare, il progetto del Chiosco del Parco Parri di Cuneo, la cui gestione sarà messa a bando tra fine gennaio e inizio febbraio. La struttura, in fase di realizzazione, avrà un'area interna piuttosto limitata negli spazi (poco più di 40 metri quadrati) e un dehor panoramico. La gestione sarà concessa per una durata non superiore a 15 anni, di modo che l’assegnatario possa ammortizzare i costi. La struttura verrà infatti consegnata “grezza”, le finiture e dell’arredo dovranno essere realizzati dal vincitore del bando. “Per finire gli interni la struttura i costi sono stimati intorno ai 10-15 mila euro, più i costi dell’arrredo” ha spiegato l’assessore all’Ambiente Davide Dalmasso, che ha illustrato dei render del progetto e lo stato di avanzamento dei lavori.
 
A carico del gestore saranno dunque la realizzazione degli impianti tecnologici e della pavimentazione, la manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura, terrazza e dehor compresi. Inoltre dovrà garantire l’apertura della struttura al pubblico per un numero di giorni minimi, almeno per sei-sette mesi l’anno (la struttura non è adatta a esercitare nel periodo invernale). Gli interni saranno comunque dotati di un riscaldamento elettrico a termoconvettori.
 
Tra le richieste al gestore ci sarà la fruizione libera dei servizi igienici (consegnati funzionanti), che dovrà essere garantita a tutti. L’assegnatario dovrà altresì proporre un certo numero di eventi sull’area per valorizzarla. L’ipotesi vagliata dalla Giunta è di un canone intorno ai 5 mila euro annui (circa 417 euro se valutato su base mensile). “L’importo non è elevato, ma ad oggi non sappiamo in quali mesi la struttura potrà funzionare” ha concluso il suo intervento Dalmasso.
 
Critiche dalle opposizioni con Beppe Lauria e Ugo Sturlese, che hanno contestato il canone - “non si può dare un’opera appena realizzata al costo di un garage” ha detto l’ex candidato sindaco dai banchi della destra - e espresso perplessità sulle clausole per l’assegnazione. Da Cuneo per i Beni Comuni accuse pesanti: “Vigileremo sul tipo di partecipazione che ci sarà a questo bando, non vorremmo si tratti ancora una volta di un bando fittizio con un solo partecipante”. Dura la replica di Dalmasso: “Se ne siete convinti andate in Procura. Sono stufo di queste illazioni. L’auspicio è che ai bandi partecipino il più persone possibile. Il canone contenuto e la durata derivano dalla volontà di venire incontro al maggior numero possibile di candidati”.
 
La consigliera di minoranza Maria Luisa Martello ha avanzato dubbi sulla capacità del Comune di manutenere un parco di tali dimensioni: “Si vedono aiuole poco curate, figuriamoci un’area così grande”. Per i primi quattro anni la manutenzione spetterà alle ditte che hanno costruito il Parco, poi si porrà il problema. Inoltre la Martello ha proposto di ridurre la durata del bando a 10 anni, tema condiviso da Tiziana Revelli (Cuneo Solidale e Democratica) che ha richiesto l’inserimento di una clausola di divieto di subappalto per evitare speculazioni. Ipotesi, quest’ultima, poi accolta e confermata dallo stesso Dalmasso.

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