CUNEO - Cuneo, all'Artistico la protesta di studenti e insegnanti per chiedere il ritorno delle lezioni in presenza

Si allarga il fronte cuneese contro la didattica a distanza. Il prof: "Studi dimostrano che non c'è correlazione tra scuole aperte e aumento del contagi"

Samuele Mattio 31/03/2021 13:23

Anche stamattina, mercoledì 31 marzo, i ragazzi del Liceo Artistico “Ego Bianchi” di Cuneo hanno protestato contro la didattica a distanza facendo lezione (armati di pc e connessione wi-fi) davanti all’ingresso dell’istituto di corso De Gasperi. “Siamo partiti giovedì scorso in due , il venerdì eravamo il doppio e oggi siamo una quarantina - spiega il cervaschese Andrea Olla, studente del quarto anno all’indirizzo artistico-figurativo -. Non ne potevamo più di stare a casa, avevamo bisogno di cambiare posto: la protesta è nata come manifestazione di disagio”. 
 
I ragazzi chiedono il ritorno alle lezioni in presenza almeno al 50% e la riapertura dei laboratori, molto importanti per i corsi del Liceo Artistico.
 
Sulla strada sterrata antistante l’Ego Bianchi anche molti insegnanti, come Simone Ferrari, docente di matematica e fisica. “La scuola, che sia aperta o chiusa, non influenza l'andamento della pandemia - afferma citando uno studio pubblicato dalla prestigiosa rivista scientifica “The Lancet - Regional health Europe“, che smentisce una correlazione tra la diffusione del contagio e le lezioni in presenza -. Si è trattato di una scelta politica: oggi sono consentite, anche se non sono a rischio zero, attività rispetto alle quali scuola dovrebbe avere priorità, ma non si può andare in classe”.
 
“In Francia non sono messi peggio di noi, ma hanno lasciato a casa i ragazzi per otto settimane, mentre in Italia siamo arrivati a trenta - prosegue il professor Ferrari -. Il Covid è misurabile, ma i danni psicologici sui ragazzi non lo sono, sottovalutarli potrebbe essere un grosso errore”.
 
Intanto altre manifestazioni per il ritorno della scuola in presenza proseguono in tutta la città, coinvolgendo sempre più persone. Anche questa mattina si è svolto presidio organizzato dalla professoressa “Anti-dad” Sara Masoero, oramai fisso in piazza Galimberti.
 

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