CUNEO - Cuneo, ambientalisti ripuliscono il parco della Resistenza da sigarette e rifiuti

Una trentina di volontari si sono trovati nel pomeriggio di domenica armati di guanti, pinze e sacchetti

Redazione 27/07/2020 08:43

 
 
Domenica 26 luglio circa trenta persone si sono riunite al Parco della Resistenza, in occasione dell’evento “PuliAMO Cuneo, non è la mia spazzatura ma è la mia città”, un Clean Up organizzato dal gruppo locale Extinction Rebellion Cuneo, in onore del mese dedicato a ridurre l’inquinamento da plastica. Alle 14 il gruppo si stava già preparando: gli attivisti hanno distribuito sacchi, guanti e pinze ai volontari che hanno deciso di sacrificare una domenica pomeriggio all’insegna di un obbiettivo comune: ripulire il Parco della Resistenza da sigarette e rifiuti vari, che in questi mesi non hanno cessato di accumularsi sui prati e tra i cespugli. Il gruppo, molto eterogeneo, era composto da ragazzi e studenti, ma anche da mamme e papà, professori, qualche rappresentante del gruppo FridaysForFurure di Saluzzo anche alcuni attivisti di Mondovì.
 
“Nonostante la serietà dell’intenzione, abbiamo pensato di rendere l’attività più festosa con la musica, un metodo che XR ('acronimo' di Extinction Rebellion) utilizza spesso per raggiungere più persone durante le sue azioni”, spiega un attivista. Dopo aver ripulito la montagnola e documentato il tutto i volontari si sono divisi in due gruppi, il primo diretto verso la Casa del fiume, l’altro dal lato opposto, continuando la raccolta dei tanti sacchetti di plastica, fazzoletti, sigarette e tappi di bottiglia che ormai si erano confusi con l’ambiente circostante.
 
Finita l’azione il gruppo si è ritrovato per separare i vari rifiuti e dividerli in base al materiale, buttandoli poi nell’apposito cassonetto. Per festeggiare la riuscita del Clean Up, il pomeriggio si è concluso con una merenda collettiva al parco.
 
“Crediamo che sia importante fare in modo che i cittadini di Cuneo abbiano più consapevolezza riguardo al problema dei rifiuti e in particolare della sovrabbondanza di plastica nella nostra quotidianità - hanno detto dall'associazione -. Ad ogni azione corrisponde una conseguenza, il problema è che abbiamo ignorato per troppo tempo queste conseguenze, e quelli che ne pagheranno le conseguenze saranno le nuove generazioni. Se continuiamo a creare rifiuti a questa velocità presto nel mare ci saranno più plastica che pesci. Così abbiamo pensato ad un azione simbolica che dimostrasse quanto teniamo ai nostri parchi, dove collaborare in modo efficiente, per dimostrare come la responsabilità di ognuno vada oltre il semplice parlare. È importante agire e noi siamo disposti a sporcarci le mani
per un futuro migliore”.

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