CUNEO - Cuneo avrà il 50% dei canoni idrici con la nuova legge regionale: ‘Una vittoria per la montagna’

L’emendamento di Paolo Bongioanni prevede che i quasi 4 milioni annui siano destinati a interventi per la viabilità dei comuni montani e le strade bianche

Redazione 31/07/2020 12:19

 
È stato approvato in Consiglio regionale il disegno di legge sui canoni idrici, iniziato come specificità montana della provincia del VCO e, dopo una lunga discussione fra i presidenti dei gruppi consiliari di maggioranza, divenuto legge come interventi a sostegno della montagna e delle province. Il testo prevede la distribuzione dei canoni idrici nella misura del 60% alla provincia del VCO e del 50% alle province di Cuneo e Torino, più un fondo di perequazione per le altre province del Piemonte.
 
Per quanto riguarda la provincia di Cuneo, la proposta di legge che ha come primo firmatario il presidente del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia Paolo Bongioanni prevede, su indicazione dello stesso, che 3.730.000 euro (pari al 50% dei canoni idrici prodotti dalla provincia di Cuneo) siano destinati ad interventi per la manutenzione ordinaria e straordinaria, il recupero e la bitumatura delle strade, sia provinciali che comunali, dei Comuni totalmente montani della provincia di Cuneo.
 
“Ho voluto con forza questa modifica alla proposta di legge del collega Preioni, destinata in prima battuta esclusivamente al VCO, perché per una volta le risorse restino e vengano redistribuite laddove si producono” dichiara Bongioanni: “Oggi finalmente si ridà dignità alla montagna, che lo merita e ai cui abitanti va il mio eterno grazie. Gli interventi che ho previsto permetteranno di rimettere in sicurezza, di dotare di una manutenzione continua, ordinaria e straordinaria, e di un miglioramento quella che è una risorsa turistica straordinaria ma anche un punto obbligato per la sussistenza di chi la montagna la vive, e cioè la viabilità sia comunale che provinciale”.
 
È previsto anche un intervento del 10% per le strade bianche, un risultato che va nella direzione della proposta di legge 60 presentata dallo stesso consigliere regionale ed ex presidente dell’Atl cuneese al fine di permettere sempre di più un’offerta turistica in chiave outdoor “sulla scorta dello straordinario successo della Via del Sale”. “Quella a cui siamo giunti - conclude Bongoanni - è una sintesi importante. Non è una vittoria personale, ma una vittoria della montagna e di tutta la provincia di Cuneo, un risultato che mi permetto di definire storico, dove l’attenzione viene posta sulle terre alte, e dove la provincia dopo la sciagurata legge Delrio riacquisisce centralità, un peso istituzionale e operativo in un territorio come quello della Granda che può essere considerato una sub-regione”.

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