CUNEO - Cuneo centro, da inizio anno le identificazioni sono aumentate del 62%

I dati comunicati dal prefetto nell’incontro con il comitato di quartiere. Le autorità rivendicano i progressi sul Movicentro, ma temono i nuovi fenomeni di degrado

Redazione 19/11/2022 14:58

Si è tenuto nella giornata di ieri, venerdì 18, l’annunciato incontro tra il prefetto di Cuneo Patrizia Triolo e i componenti del comitato di quartiere Cuneo centro.
 
La Prefettura ha definito “proficuo” il confronto, cui hanno preso parte il sindaco Patrizia Manassero e l’assessore alla Polizia Locale Cristina Clerico. Nell’occasione è stata illustrata l’attività delle forze dell’ordine che nei primi dieci mesi dell’anno, dichiarano le autorità, ha visto un incremento dei servizi rispetto al 2021 che si è concretizzato in un aumento del 62% solo sul numero delle persone identificate.
 
Oltre a “una sempre maggiore presenza delle pattuglie, anche attraverso l’istituzione di servizi appiedati e automontati”, è stata predisposta l’intensificazione dei controlli serali nei confronti degli esercizi commerciali, al fine di garantire il rispetto dell’ordinanza di divieto di vendita e di consumo, fuori orario, delle bevande alcooliche. Tra l’altro è stato, ancora, predisposto con maggiore frequenza l’utilizzo di unità cinofile antidroga. I controlli hanno portato, da ultimo, alla recente sospensione dell’attività per il bar Bobo di corso Giolitti e il Food Point di via Meucci, cui si è aggiunta la chiusura del minimarket Insaf sempre in via Meucci.
 
Il prefetto e il sindaco, oltre a rassicurare in merito “al mantenimento dei servizi con la stessa intensità, almeno fino al riscontro del rientro delle situazioni che destano maggiore preoccupazione”, hanno chiesto, in un quadro di sicurezza partecipata, che prosegua la collaborazione dei cittadini con le forze dell’ordine e vengano denunciate quelle situazioni di illegalità che determinano, comprensibilmente, preoccupazione ed insofferenza. Sin dal suo arrivo in provincia, ha evidenziato Triolo, grande attenzione è stata rivolta all’area della stazione, con particolare riguardo al Movicentro.
 
Lo spazio era divenuto, nel tempo, sede privilegiata di bivacco, anche nelle ore notturne, da parte di senza fissa dimora, e di stazionamento di figure dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti. A tanto si aggiungeva anche, in modo più saltuario, la presenza di quei lavoratori stagionali che, giunti sul territorio in occasione della stagione di raccolta della frutta, si rivelavano poi privi di sistemazione alloggiativa: “La situazione più volte oggetto di disamina in occasione di appositi Comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza pubblica, è stata affrontata tenendo conto delle problematiche afferenti la sicurezza pubblica ma anche avuto riguardo agli aspetti assistenziali, di accoglienza e di sanità pubblica”.
 
Sul punto le autorità rivendicano il successo delle politiche adottate, che hanno contemplato oltre agli ordinari controlli anche la predisposizione da parte del Comune di un servizio di guardiania privata. I servizi congiunti, concordati con gli Uffici dei Servizi Sociali, hanno consentito l’accompagnamento dei senza fissa dimora presso la sede della Croce Rossa dove erano stati allestiti adeguati ricoveri. Inoltre, con riguardo all’ospitalità dei braccianti stagionali, nel quadro di un più ampio progetto di accoglienza del territorio è stata predisposta la disponibilità di soluzioni alloggiative dedicate.
 
Ora, sostiene la Prefettura, l’area è stata restituita “alla libera fruibilità della comunità”. Ma il lavoro non è concluso: “A questa positiva situazione che rimane, tuttavia, oggetto di costante monitoraggio da parte delle forze dell’ordine, - fa presente l’autorità di governo - ha tuttavia fatto seguito il riscontro dell'insorgenza di fenomeni di degrado, di episodi di spaccio di sostanze stupefacenti e di abuso di bevande alcoliche presso ed in prossimità delle direttrici che adducono al centro città”.

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