CUNEO - Cuneo, da stamattina il sottopassaggio del Movicentro è chiuso con delle grate

Il provvedimento su suggerimento della Questura, ora si valuta lo sbarramento definitivo. Nell'ultimo controllo della Polizia erano state censite 18 persone che bivaccavano in zona

Samuele Mattio 21/05/2020 14:27

Nella mattinata di oggi, giovedì 21 maggio, il sottopassaggio del Movicentro di Cuneo è stato sanificato e chiuso con delle grate e del nastro biancorosso. La decisione è stata presa dal Comune (ufficialmente per consentire interventi per la messa in sicurezza dell’area dal punto di vista igienico-sanitario) su suggerimento della Questura.
 
Com’è noto l’area era utilizzata come dormitorio da senzatetto e lavoratori della frutta. Nei giorni scorsi gli agenti dalla Squadra Volante avevano censito 18 persone, in maggioranza braccianti, che bivaccavano nel sottopassaggio, mentre il Comune aveva già disposto interventi di sanificazione per limitare potenziali contagi (l’ultimo lunedì 18 maggio). 
 
La decisione ha incontrato il commento positivo del Questore, Emanuele Ricifari, che si è detto “soddisfatto della chiusura": "Una scelta che va incontro alle numerose segnalazioni di carattere tecnico effettuate dai nostri uffici”. La situazione aveva suscitato malumori già negli anni scorsi, ma in tempo di emergenza sanitaria è diventata insostenibile. 
 
“Se già normalmente non è umanamente accettabile che ci siano delle persone che non hanno nessun posto dove dormire se non spazi come il Movicentro, quest’anno questa soluzione è impercorribile per la tutela della loro stessa salute e quella degli altri”, aveva scritto ieri palazzo Civico nella nota stampa che annunciava la chiusura. 
 
Il provvedimento è stato necessario anche perché ai senzatetto già presenti nelle prossime settimane si sarebbero aggiunti i migranti provenienti dal centro emergenza freddo gestito dalla Croce Rossa all’ex caserma Piglione, che chiuderà a fine maggio. I nuovi arrivi avrebbero potuto creare una situazione ancor più pericolosa dal punto di vista sanitario. Resta da capire se la soluzione sarà sufficiente per limitare il fenomeno del bivacco o semplicemente lo sposterà al di fuori del sottopassaggio. Questo periodo di 'prova' servirà anche al Comune per valutare l'eventuale chisura definitiva del sottovia, sulla quale gli uffici competenti stanno lavorando.

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