CUNEO - Cuneo, dove costruire il nuovo ospedale? Il Consiglio comunale non ha ancora deciso

Un odg prende ancora in considerazione l'ipotesi altipiano nonostante l'assenza di spazio. Malumori nella maggioranza

Samuele Mattio 25/05/2020 12:58

“Siamo disponibili ad un percorso che, con la Regione, possa vedere Cuneo essere il vettore sperimentale di una Sanità che cambia in funzione esclusiva dei fabbisogni di salute dei nostri cittadini”. 
 
In sé l’estrema sintesi dell’ordine del giorno presentato dai quattro gruppi di maggioranza sull’ospedale di Cuneo non ha grande valenza politica, se non quella di ribadire ancora una volta la volontà della città di andare nella direzione di una struttura unica coinvolgendo Torino e i parlamentari del territorio. Il senso del documento è meramente quello di tenere alta l’attenzione della Regione sul tema, anche alla luce della formazione di due Commissioni sulla ricostruzione della medicina territoriale e della rete ospedaliera, presiedute rispettivamente dall’ex ministro della Sanità Ferruccio Fazio e dall’ex parlamentare Giovanni Monchiero, già commissario ad acta per l’ospedale di Verduno. Entrambi pubblicheranno le conclusioni dei loro lavori nel mese di luglio. 
 
Eppure, quello che dovrebbe apparire come un passaggio scontato, sembra dividere la maggioranza del Comune in cui s’incrociano il Gesso e la Stura. Intendiamoci, l’approvazione non è in discussione, ma c’è un passaggio che in questi giorni ha fatto venire il mal di pancia a parecchi consiglieri comunali. Si tratta di una frase dell’odg che recita: “Ipotizzate in particolare le aree ‘Carle’ o ‘Santa Croce’ per il nuovo ospedale HUB provinciale …”. 
 
Ecco il punto: il documento è stato redatto tenendo ancora in considerazione l’ipotesi di veder realizzato l’ospedale unico su un’area, quella del Santa Croce, che nei mesi scorsi era già stata accantonata dal presidente della Fondazione Nuovo Ospedale, Fulvio Moirano, il quale aveva escluso categoricamente che la nuova struttura potesse ancora sorgere in via Michele Coppino. “I parametri nazionali per la costruzione di un nuovo ospedale dicono che servono 10 ettari - aveva detto il manager in un incontro organizzato dall’associazione Insieme lo scorso febbraio -. Attualmente il S. Croce ne misura 3,2, mentre piazza Cavalieri di Vittorio Veneto 0,8. Restare sull’Altipiano significa fare un piccolo ospedale, non un hub”.
 
Confrontando quanto affermato dall’ex direttore generale dalla Sanità Piemontese con l’ordine del giorno presentato dalla maggioranza sono comprensibili i malumori di molti, specie tra le fila di Partito Democratico e Centro per Cuneo: secondo i parametri attuali non è possibile costruire un HUB (dall’inglese fulcro, elemento centrale) della sanità provinciale in centro città e l’ambiguità sulla questione significa, secondo alcuni, un’ulteriore perdita di tempo. Ancor più se si considera che i passaggi già effettuati portano la scelta su Confreria.
 
Non è dunque escluso che il testo possa essere emendato, ma ciò provocherebbe quasi certamente una spaccatura nella maggioranza in quanto c’è chi non avrebbe rinunciato a vedere l’ospedale dove si trova ora. Per questo motivo è probabile che non ci saranno emendamenti e il testo verrà approvato così com'è, ma il dibattito previsto per domani sera, martedì 26 maggio, si preannuncia molto acceso. Resta una certezza: il Consiglio comunale non ha ancora deciso dove costruire il nuovo ospedale.

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