Il Sole 24 Ore ha pubblicato la sua classifica della qualità della vita per fasce d’età: si tratta di graduatorie che misurano rispettivamente il benessere di anziani, giovani e bambini sul territorio italiano. L’edizione 2025 degli indici generazionali è stata presentata ieri in anteprima al Festival dell’Economia di Trento. “Ciascuno dei tre indici sintetici generazionali è calcolato su parametri statistici, forniti da fonti certificate, in grado di raccontare il livello di benessere nei territori”, si legge nella presentazione.
Per quanto riguarda la fascia 0-14 anni, la provincia di Cuneo si piazza ventiquattresima, in una classifica che vede Lecco, Siena e Aosta ai primi tre posti. Analizzando i singoli indicatori, la Granda fa registrare buoni risultati per quanto riguarda il tasso di fecondità (17° posto), lo spazio abitativo (11°) e i delitti denunciati a danno di minori (3°). Male, invece, il numero di pediatri attivi ogni mille residenti tra gli 0 e i 14 anni, graduatoria in cui Cuneo è alla posizione 101.
Ottimo piazzamento per la Granda nella classifica relativa alla fascia 18-35 anni, in cui Cuneo si piazza al terzo posto alle spalle di Gorizia e Bolzano. Nei singoli indicatori, risultati positivi per quanto riguarda la disoccupazione giovanile (7° posto), la soddisfazione per il proprio lavoro (5°) e aree sportive (15°). Piazzamenti più deficitari nelle classifiche relative al numero di laureati (83°) e numero di amministratori under 40 (74°).
Nella classifica relativa agli over 65, infine, Cuneo si piazza al ventiduesimo posto. La Granda è seconda per posti letto nelle RSA e quinta per biblioteche ogni 10 mila abitanti con più di 65 anni. Risultati meno positivi nelle graduatorie relative al consumo di farmaci per depressione (94°) e per obesità (87°).
QUI il report e le classifiche complete.