CUNEO - Cuneo esclusa dai fondi del Ministero dell'Interno, il Movimento 5 Stelle torna a chiedere spiegazioni

Una nuova interrogazione su un tema che era già stato proposto nel Consiglio comunale di marzo: "La risposta evidenziava un approccio a tale bando incredibilmente superficiale"

Manuele Isoardi e Silvia Cina

a.d. 20/04/2021 11:37

Già nel Consiglio comunale di Cuneo dello scorso marzo il Movimento 5 Stelle aveva chiesto conto alla Giunta del mancato ottenimento dei fondi erogati dal Ministero dell’Interno per investimenti in opere pubbliche e messa in sicurezza degli edifici e del territorio. Nella prossima seduta, in programma lunedì 26 e martedì 27 aprile, Silvia Cina e Manuele Isoardi torneranno alla carica sul medesimo tema con una nuova interrogazione: “La risposta dataci evidenziava un approccio a tale bando incredibilmente, a nostro avviso, superficiale”, spiegano i due pentastellati. 
 
Il Comune di Cuneo - aveva spiegato l’assessore Mauro Mantelli - aveva chiesto fondi per completare il progetto della nuova biblioteca di Santa Croce: “Sapevamo che quel finanziamento stabiliva dei fondi per ristrutturazioni generiche indirizzate più all’aspetto di tutela del suolo e che non prevedeva la cultura. Però nell’ipotesi in cui non fossero stati erogati tutti i fondi questi sarebbero scivolati verso altre opere pubbliche, abbiamo fatto un tentativo sperando in un'interpretazione lasca”. Tentativo che però è andato a vuoto, con il Comune di Cuneo che è rimasto escluso dai finanziamenti.
 
Per Cuneo, - commentano i consiglieri del Movimento 5 Stelle - questo significa aver perso la possibilità di poter utilizzare 5 milioni di euro che potevano, ad esempio, essere impiegati, oltre che per interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico, anche nell’edilizia scolastica, in quegli edifici che presentano gravi lacune dal punto di vista antisismico, o dal punto di vista della sicurezza per presenza di amianto diffuso”.
 
Nella loro nuova interrogazione Cina e Isoardi si rivolgeranno quindi al Sindaco per sapere “Se ritiene accettabile tale superficialità nella gestione di tale bando”, "Se la mancata partecipazione a tale bando non rappresenti un impoverimento di tutta la città” e “Se non ritenga importante intervenire fermamente per chiedere conto di tale disastroso risultato”. In più, i due pentastellati chiederanno a Federico Borgna di valutare se non sia necessario, “a fronte di una evidente mancata predisposizione di progetti, un cambio radicale di impostazione (e di responsabili) in questo ultimo anno di mandato”.

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