CUNEO - Cuneo fa quadrato intorno al 'suo' ospedale e fonda una onlus per pensare al futuro

Sottoscritta ieri sera la nascita della Fondazione. Oltre alle firme del vescovo e del presidente della Camera di Commercio ci sono anche quelle del 'Marmurin' e di Amilcare Merlo

Samuele Mattio 16/10/2019 19:40

“La Fondazione nasce per proseguire la storia che unisce la comunità del territorio cuneese con il Santa Croce e Carle e per dare ulteriore slancio a quello che è il punto di forza che in 700 anni ha sempre contraddistinto il nostro Ospedale, cioè quello di essere non solo un luogo di erogazione di servizi sanitari di altissimo livello, ma anche un posto dove i valori più profondi della nostra comunità, come la solidarietà e l’attenzione a chi fa più fatica, trovano una risposta concreta nel lavoro prezioso di tantissime donne e tantissimi uomini”.

Con queste parole il sindaco di Cuneo, Federico Borgna, ha commentato la nascita della Fondazione Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle Cuneo Onlus, il cui atto di costituzione è stato firmato ieri sera, martedì 15 ottobre, davanti al notaio Massimo Martinelli. A sottoscrivere il documento venti notabili della città. Il fine (anche se lo statuto non è ancora stato reso noto) è quello di guidare la nascita del nuovo ospedale unico.

Tutti hanno firmato l’atto ‘a titolo personale’, ma è evidente che la valenza dei nomi che hanno aderito della Fondazione, tra imprenditori e rappresentanti delle associazioni del territorio, mira a ‘fare quadrato’ intorno all’ospedale Santa Croce e Carle e ribadire ancora una volta l'intenzione di andare verso una struttura unica. Ma si tratta anche di un modo per difenderlo da eventuali 'attacchi' nel caso in cui, dalle parti di Torino, a qualcuno venisse in mente l’idea di spostare l'idea di progettazione verso il Fossanese.

Oltre alle scontate firme del sindaco Borgna e del direttore generale del ‘Santa Croce’ Corrado Bedogni, spiccano quelle del vescovo Piero Delbosco, del presidente della Camera di Commercio Ferruccio Dardanello e del leader dell’Unione Industriale Mauro Gola. Nell'elenco dei venti fondatori figurano il ‘Marmurin’ Osvaldo Arnaudo e l’imprenditore Amilcare Merlo. Tra i nomi più significativi l’adesione al documento anche l’ex direttore generale della Sanità piemontese Fulvio Moirano, dimessosi a fine agosto da un’importante incarico in Sardegna in conseguenza di un cambio di indirizzo della Giunta Regionale. Completano l'elenco Rita Aimale, Carlo Borsalino, Umberto Fino, Luisa Frandino, Giuseppe Maria Settimo Malfi, Riccardo Preve, Luigi Salvatico, Adriano Spada, Giuseppe Tardivo e Maria Lucia Turci.

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