CUNEO - “Cuneo ha problemi di viabilità paragonabili alle metropoli, il sistema va ripensato”

Il presidente del circolo FdI Denis Scotti contro la chiusura di viale Angeli: “Nei mesi non estivi è quasi deserto, si torni alle chiusure parziali solo nel fine settimana”

23/06/2025 11:33

Denis Scotti, presidente del Circolo di Cuneo di Fratelli d’Italia, interviene sul problema della chiusura del viale Angeli e la creazione dell’“ennesimo parcheggio di testata”: “Si leggono con interesse le posizioni di diverse associazioni ambientaliste che sostengono come la controversa questione di viale Angeli non sia stata risolta, ma semplicemente spostata da una via all'altra. È fondamentale, per chi avesse una memoria meno vivida, ripercorrere la genesi di questa problematica e il suo impatto sulla quotidianità cuneese”.
 
Prosegue Scotti: “Viale Angeli, da sempre considerato uno dei polmoni verdi più significativi della città, ha storicamente rappresentato un'arteria di fondamentale importanza per la fluidità del traffico. La decisione, presa qualche anno fa dall'amministrazione Borgna, di chiudere totalmente al traffico questo viale ha generato un'onda di malcontento, specialmente in una città come Cuneo che, dal punto di vista della viabilità, presenta già criticità strutturali. L’inevitabile conseguenza di tale chiusura è stato lo spostamento dello smog e del traffico veicolare su via Bersezio. Questa strada, a differenza del viale Angeli che per sua stessa conformazione (ampiezza e apertura) permette una dispersione più rapida degli inquinanti, è caratterizzata dalla presenza di palazzi su entrambi i lati, creando un ‘effetto canyon’ che intrappola lo smog e amplifica il rumore. Gli abitanti di via Bersezio, sottoposti a un traffico continuo e incessante, si sono costituiti in associazione, dando vita a una raccolta firme per chiedere la riapertura di viale Angeli”.
 
“Fratelli d’Italia di Cuneo - continua Scotti -, fin dall’inizio di questa complessa vicenda, ha sostenuto con fermezza la riapertura totale di viale Angeli, proponendo al contempo la possibilità di chiusure parziali solo durante il fine settimana, una consuetudine già in vigore in tempi pregressi e ben accettata dalla cittadinanza. La logica di questa posizione è chiara: non è concepibile chiudere il traffico nel viale, che nei mesi non estivi risulta quasi totalmente deserto. Al contrario, una tale mossa non fa altro che generare un nuovo e più grave problema: l’intasamento delle vie adiacenti, già messe a dura prova dalla mole di traffico quotidiana”.
 
“In tema di viabilità, - aggiunge ancora Scotti - l’intero altipiano cuneese continua a soffrire di criticità significative. Il traffico, sostenuto o intenso, è ormai una costante a tutte le ore del giorno. A questo si aggiunge una progressiva diminuzione dei parcheggi disponibili, o l’inefficienza di quelli di testata, che hanno dimostrato di non essere all'altezza delle aspettative e anche il nuovo progetto dell’ennesimo parcheggio similare in zona oltrestura, nelle vicinanze della rotonda del ponte vecchio, crediamo non potrà risolvere il problema. Diventa quindi impellente la necessità di ripensare a un modello di viabilità realmente sostenibile per questa città. Un approccio ideologico e ‘green a tutti i costi’, senza una visione olistica e pragmatica, non può funzionare. È paradossale che una piccola città come Cuneo si trovi ad affrontare problemi di viabilità paragonabili a quelli di metropoli come Milano o Torino”.
 
In questo contesto, viale Angeli ricopre “un ruolo fondamentale e insostituibile: quello di decongestionare il traffico cittadino e di fungere da arteria principale (come già era in passato) per l’uscita e l’entrata dalla città”.
 
Conclude Scotti: “Comprendiamo e apprezziamo la possibilità, per chi può permetterselo, di recarsi al lavoro utilizzando le ciclovie e le ‘autostrade per bici’ create nel corso degli anni dalle giunte di sinistra. Tuttavia, è essenziale considerare l’ampio comparto economico, sociale e di servizi che, per spostarsi, ha ancora bisogno in modo imprescindibile dell'automobile come per i cittadini che non abitano nel concentrico ma arrivano dalle frazioni e sono costretti a spostarsi in auto creando una sproporzione tra residenti. Cuneo, in quanto capoluogo di una delle province più estese d’Italia, fatica ad accogliere e a gestire il flusso di utenti e lavoratori che provengono dall'esterno. Ben venga, dunque, la riapertura totale di viale Angeli, che deve rimanere una strada sempre aperta. Chiediamo inoltre un ripensamento complessivo sulla gestione dei parcheggi, come già evidenziato dai nostri consiglieri Massimo Garnero e Noemi Mallone: sempre più a pagamento, sempre meno con strisce bianche, una tendenza che penalizza ulteriormente residenti e pendolari”.

c.s.

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