CUNEO - Cuneo, i Radicali a colloquio con Ricifari in attesa del flash mob contro l'ordinanza antibivacco

L'incontro è stato giudicato positivamente dopo le ruggini dei giorni scorsi. Intanto la rete Minerali Clandestini pensa a un 'sit in' permanente sotto il Comune per chiedere soluzioni definitive

s.m. 11/09/2020 16:06

 
In attesa del flash mob contro l’ordinanza antibivacco del Sindaco di Cuneo Federico Borgna, in programma per stasera alle 18 davanti al Municipio, i Radicali cuneesi hanno incontrato il Questore Emanuele Ricifari per un chiarimento sulla questione Movicentro e sulle parole sulla responsabilità dei volontari.
 
Com’è noto la struttura adiacente alla stazione ferroviaria è diventata luogo di bivacco per senzatetto, una situazione che ha attirato l’attenzione della Questura. Negli ultimi due mesi sono stati disposti dodici servizi per evitare che si formino assembramenti. Quest’anno il tema, già all’ordine del giorno nelle scorse estati, si è ulteriormente aggravato a causa dell’emergenza sanitaria. 
 
Uno scenario che ha provocato qualche ruggine tra il mondo della politica e dell’associazionismo locale e il capo della Polizia cuneese, condita da dichiarazioni a mezzo stampa. Stamane l’incontro chiarificatore con i Radicali, ma il Questore ha affermato di aver già incontrato altre realtà di associazioni del territorio e di essere disponibile ad ulteriori chiarimenti. Tra coloro che hanno annunciato la richiesta di un appuntamento a Ricifari c’è la rete ‘Minerali Clandestini’, che rappresenta una cinquantina di associazioni. Il sodalizio ha diffuso in mattinata un puntuto comunicato concludendo con la domanda di “un incontro per chiarire le reciproche responsabilità e competenze nell’affrontare e risolvere una situazione che non può essere considerata solo di ordine pubblico”. “Quando arriverà la richiesta li riceverò volentieri” la risposta da piazza Torino. Già nella serata di mercoledì Ricifari aveva chiarito la sua posizione sul tema sulle colonne del nostro quotidiano online.
 
Intanto all’uscita dalla Questura la delegazione dei Radicali ha espresso soddisfazione per l’incontro odierno, durato più di due ore. 
 
Il Questore ha chiarito le sue posizioni - ha detto Simone Borio, che ha partecipato a titolo personale -. Il tema è estremamente complesso e deve essere gestito in maniera coordinata tra tutte le realtà: in parte si è già fatto, ma manca un tavolo permanente dove discutere della problematica con regolarità”. Il riferimento è agli enti locali, in primis Comune di Cuneo e Regione. “Con la Rete Minerali Clandestini si sta pensando di fare un sit in permanente sotto il Comune di Cuneo per chiedere una soluzione definitiva del problema”, ha affermato Filippo Blengino, referente dei Radicali Cuneesi.
 
“Vorremmo un progetto articolato e preciso e che l’amministrazione cittadina non facesse leva soltanto sulle associazioni di tipo religioso, ma agisse in prima persona a dare risposte civile ai bisogni - ha concluso Gemma Macagno, della direzione dei Radicali Cuneo -. Non è un tema emergenziale, ma strutturale: come tale deve essere affrontato”.
 
 
 

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