CUNEO - Cuneo, il progetto di Fondazione Crc sull’ex Frigorifero militare mette (quasi) tutti d’accordo

Il recupero dell’edificio abbandonato prevede un aumento dei volumi in altezza. Dalle opposizioni scettici Sturlese e Lauria: “Il Comune subisce quanto deciso da altri”

Andrea Cascioli 25/11/2020 13:16

 
Alla fine è passata con due soli voti contrari la variante al piano regolatore di Cuneo sull’ex Frigorifero militare, presentata dalla giunta nell’ultimo Consiglio comunale.
 
L’approvazione dei consiglieri era necessaria all’adozione del progetto preliminare scelto dalla Fondazione CRC, proprietaria dell’immobile, all’esito del bando. Il concorso nazionale ha premiato il lavoro dell’architetto Francesco Messina per la realizzazione del futuro polo culturale multifunzionale: un intervento non di mero recupero dell’edificio, costruzione storica da tempo ridotta a un rudere, ma che prevede anche un aumento dei volumi in altezza.
 
Le critiche rivolte alla giunta dalle opposizioni riguardano più il metodo che il merito: si contestava in particolare il fatto che gli spazi di discussione, in commissione prima e in consiglio poi, fossero troppo ristretti. Di “un modo di procedere addirittura grottesco” ha parlato Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni), osservando: “Ci è stato presentato questo progetto così importante e complesso inviando la documentazione solo 24 ore prima della riunione in commissione. A tamburo battente si manda poi in Consiglio comunale, malgrado avessimo espresso la volontà di arrivare a una soluzione condivisa”. Il tema, ha aggiunto il decano della sinistra civica, “è quale ruolo voglia avere il Comune: qui non si parla nemmeno più di edilizia ‘contrattata’ ma di edilizia ‘subita’, dove il Comune subisce limiti che sono stati chiesti da altri”. Analoghe osservazioni dai banchi della destra per voce di Beppe Lauria: “In questa città c’è un’istituzione terza che indiscutibilmente sta dando una grandissima mano, la Fondazione: poiché riteniamo importante l’apporto della Fondazione vorremmo che questo progetto nascesse senza ombre”.
 
L’assessore all’Urbanistica Luca Serale non ha accolto l’invito delle minoranze: “Ci sarà il tempo per le osservazioni, ora non stiamo presentando un progetto di riqualificazione”. Qualche scintilla polemica si è accesa prima del voto (con 21 favorevoli, 7 astenuti e 2 contrari su 30 votanti) tra Lauria e il sindaco Federico Borgna, intervenuto per ricordare la posta in gioco: “È un intervento che insieme a quello su Santa Croce ci porta a chiudere la riqualificazione di un’intera area con un investimento di 5 milioni di euro. Penso che recuperare anche solo un mese su un investimento del genere sia un buon servizio al tessuto economico della città”.

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