CUNEO - Cuneo, il sindaco si è fatto promotore dell'appello dei Radicali per salvare il ricercatore iraniano Djalali

L'uomo è stato condannato a morte dal regime di Theran. Entusiasmo tra i militanti: ''Siamo speranzosi''

Il sindaco di Cuneo, Federico Borgna

Redazione 11/12/2020 15:31

“Apprendiamo ora dalla Segreteria del Sindaco che Federico Borgna si è fatto promotore del nostro appello per salvare il ricercatore Ahmadreza Djalali, condannato a morte dal regime iraniano, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri". Lo ha annunciato con una nota diffusa nel pomeriggio di oggi Filippo Blengino, Segretario di Radicali Cuneo. "Accogliamo con entusiasmo questa notizia - continua lo studente -, con la speranza che altri suoi colleghi possono fare lo stesso. Ieri a Cuneo abbiamo manifestato sotto il Comune proprio per chiedere che il Governo richiami immediatamente l’ambasciatore e che si attivi per salvare la vita di un innocente. Il 10 dicembre del ’48 entrava in vigore la Dichiarazione Universale dei diritti umani ma ancora oggi vengono violati fondamentali diritti umani, anche in Italia. Parlo dei tanti Stefano Cucchi, Federico Aldrovandi, Riccardo Magherini, Francesco Mastrogiovanni. Tutti morti mentre erano affidati allo Stato. Serve un radicale cambio di passo, e tentare di salvare seriamente la vita di Djalali, arrestato perché oppositore del regime politico dell’Iran, potrebbe essere una buona occasione per schierarsi apertamente a fianco dei diritti umani”.
 
Aggiunge Alexandra Casu, della Direzione dei radicali cuneesi: “Siamo speranzosi del fatto che il presidio di ieri, 10 dicembre, possa smuovere ancora di più l'opinione pubblica sulla questione dei diritti umani. In particolare nella vicenda che coinvolge il dottor Djalali. Abbiamo enormemente apprezzato il riscontro ottenuto in data odierna da parte del Sindaco Borgna. Lo ringraziamo per la sua presa di posizione, nell' aspettativa che il governo italiano possa in tempo celere fermare la condanna a morte del ricercatore Iraniano.”

Notizie interessanti:

Vedi altro