CUNEO - Cuneo, il sit-in dei Radicali davanti al Comune per il ricercatore iraniano condannato a morte

Oggi è l'anniversario dall'adozione della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. La richiesta a palazzo Civico è di attivarsi presso il Governo

s.m. 10/12/2020 12:23

Si è svolta stamattina, giovedì 10 dicembre,  la manifestazione dei Radicali Cuneo in via Roma in occasione dell’anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite 72 anni fa a Parigi.
 
Nell’occasione i manifestanti hanno chiesto al Comune di Cuneo di attivarsi presso il Governo italiano “per la liberazione del ricercatore iraniano Ahmadreza Djalali, condannato a morte per il crimine, mai commesso, di spionaggio, confessato dopo tremende torture". “Al momento non abbiamo ricevuto né dal Sindaco né da nessun consigliere alcuna risposta - spiega il segretario Filippo Blengino - lo riteniamo molto grave”.
 
Secondo i Radicali cuneesi la condanna a morte è utilizzata dal regime dell’Iran come strumento principale contro gli oppositori politici, prigionieri di coscienza, donne e perfino minorenni.


Parla il segretario di Radicali Cuneo Filippo Blengino

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