CUNEO - Cuneo, in via Roma il presidio per la scuola in presenza: ''Educazione e didattica non possono passare attraverso lo schermo di un computer''

La manifestazione del movimento 'Non una di meno'. Tra i presenti anche la vicesindaco Manassero e l'assessore Mantelli

Samuele Mattio 25/06/2020 20:01

''Educazione e didattica non possono passare attraverso lo schermo di un computer". Si è svolto stasera, giovedì 25 giugno, in via Roma il presidio per chiedere la riapertura di tutte le scuole con le lezioni in presenza dal prossimo settembre. La manifestazione cuneese, in contemporanea con altre quaranta città italiane, è stata organizzata a livello locale dal movimento femminista ‘Non una di meno’, in collaborazione con ‘Priorità alla scuola’.
 
Circa duecento tra insegnanti, personale ATA, genitori, studenti delle scuole e dell’università hanno manifestato e sottoscritto una lettera indirizzata al sindaco di Cuneo, Federico Borgna, e al Provveditore agli Studi Maria Teresa Furci, frutto di una riunione svoltasi lo scorso 22 giugno al Donatello. “La comunità scolastica chiede di ripartire in presenza da settembre senza riduzioni dell’orario scolastico - spiegano gli organizzatori -. Bambine, bambini, giovani, insegnanti, lavoratori e famiglie hanno resistito per tre mesi, materialmente e psicologicamente, per far fronte all’emergenza sanitaria. Dopo questo enorme sforzo collettivo, con quasi tutte le attività produttive del Paese già riavviate, anche il mondo della scuola, da settembre deve ripartire in presenza, perché senza scuola non c'è politica, non c'è giustizia, non c'è uguaglianza, non c'è crescita né umana né economica”.
 
Tra le richieste avanzate al Governo negli ultimi mesi:  personale docente e Ata adeguato alle esigenze della scuola, assunzione dei docenti precari dalle graduatorie provinciali, maggiore numero di spazi per tutte le scuole di ogni ordine e grado, investimenti strutturali per l’edilizia scolastica e prevenzione sanitaria nelle scuole. Inoltre, il Comitato respinge tutti i tentativi di smantellamento della scuola pubblica, “che provocherebbe una grave regressione culturale e sociale del Paese”. Tra i presenti alla manifestazione la vicesindaco Patrizia Manassero e l'assessore Mauro Mantelli. Tra i manifestanti anche alcuni consiglieri comunali, tra loro Ugo Sturlese e Maria Laura Risso.

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