CUNEO - Cuneo, la raccolta fondi per pagare la multa inflitta al Lucertolo’s triplica l’obiettivo in un solo giorno

Dopo la condanna del titolare per disturbo della quiete pubblica, i gestori della pagina Facebook di Grandaland hanno promosso un’iniziativa di solidarietà

Andrea Cascioli 06/02/2021 20:10

 
Servivano 300 euro, tanti quanti ne sono stati inflitti dal giudice come ammenda al titolare del ristopub Lucertolo’s di vicolo Quattro Martiri in Cuneo vecchia. Ne sono stati raccolti ben 867, attraverso la piattaforma Gofundme, in sole ventiquattr’ore dal lancio dell’apposita raccolta fondi.
 
Merito dell’iniziativa promossa da Enrico Dovetta, Luca Giraudo e Ivan Grondona, gli autori del gioco da tavola Grandaland. Attraverso l’omonimo spazio su Facebook e con la collaborazione di un altro popolare “ritrovo” virtuale, la pagina satirica Spurgatocn, i tre hanno chiamato a raccolta amici e sostenitori per aiutare lo storico locale colpito da una sentenza di condanna per disturbo della quiete pubblica: al gestore, Marco Tomatis, si rimprovera in sostanza un’”omessa vigilanza” sui rumori molesti della clientela del dehor.
 
“Non entriamo nel merito della questione, - avevano scritto Dovetta, Giraudo e Grondona lanciando la raccolta fondi - non sta proprio a noi dire cosa sia giusto e cosa sbagliato. Siamo qui solo per aiutare. Sappiamo bene quanto i locali stiano faticando in questo momento di pandemia, e siamo consapevoli di tutti i sacrifici anche economici a cui sono sottoposti”. In una sola giornata sono arrivati contributi da ottanta diversi donatori che serviranno anche a coprire una parte delle spese legali.
 
Il traguardo è stato festeggiato insieme ai gestori del locale che riapre, in questo fine settimana, dalle 12 alle 18: “Siamo felicissimi che lo sprone nostro e di Spurgatocn abbia portato a questi risultati, che come potete immaginare permetteranno di sostenere anche molte spese processuali e non solo (ora difficilmente quantificabili) oltre all’ammenda. Infine, siamo felici di aver potuto restituire al nostro territorio parte dell’affetto e della riconoscenza che noi abbiamo ricevuto”.

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